Culturateatro

Studenti in scena con Aristofane

Gli uccelli di Aristofane: in scena gli studenti di scuole del territorio.. Giffoni realizzerà un docufilm che esalta il valore del progetto

POMPEI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Il Parco archeologico con Sogno di volare, una rivisitazione di Gli uccelli di Aristofane  ha realizzato la sua prima produzione teatrale. Un progetto ambizioso, con l’obiettivo di ricucire il rapporto tra un sito di inestimabile valore e il territorio.

Lo spettacolo è andato in scena da venerdì a domenica scorsi al Teatro Grande del Sito. Protagonisti sono stati i ragazzi di alcune scuole del territorio, l‘Istituto Liceale Ernesto Pascal di Pompei e l’Istituto tecnico Ernesto Pantaleo di Torre del Greco.

Gli allievi hanno portato in scena un adattamento della commedia Uccelli di Aristofane con la regia di Marco Martinelli, musiche di Ambrogio Sparagna e disegno luci di Vincent Longuemare, professionisti della scena teatrale di fama internazionale. 

Il progetto è realizzato in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Teatro Nazionale/Teatro di Napoli e Giffoni Film Festival.

Gubitosi con Zuchtriegel

Presente alla prima il fondatore e direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi, che sottolinea il rilievo emotivo, sociale e politico del progetto: Ho provato un senso di grazia, bellezza e felicità: uno dei luoghi più fantastici del mondo, un anfiteatro di enorme suggestione, dove le più grandi espressioni della cultura, della musica del teatro classico e moderno si sono cimentate, era gremito di persone catturate da non attori. Vedere su quel palco giovani che, fino a poche ore prima, erano in classe e che hanno vissuto in modo diverso il senso di comunità mi ha fortemente emozionato. Si sono impossessati e sono entrati in sintonia con un testo rivisitato, l’opera “Gli Uccelli” di Aristofane, in napoletano tra l’altro, con un fascino ancora più forte. Ragazzi per nulla impauriti o improvvisati, non si sono calati nelle vesti di professionisti ma hanno fatto quello che dovevano fare: essere felici.

Il senso sociale del progetto – continua Gubitosi – sta proprio nella soddisfazione, negli applausi, negli abbracci che al termine tutti si sono scambiati. Il pubblico ha condiviso a pieno questa felicità, entrando in scena quasi come se facesse parte dell’opera stessa, in una danza liberatoria che va ben oltre lo spettacolo.

Fortissimo – conclude il fondatore di Giffoni – è anche il senso politico dell’operazione: per la prima volta un direttore del più importante parco archeologico del mondo, Gabriel Zuchtriegel, della cui amicizia mi onoro, apre le porte ai cittadini, alle ragazze e ai ragazzi del proprio territorio. L’ho visto emozionatissimo, contentissimo, nell’aver portato avanti con determinazione, cura ed attenzione, questo primo importante evento. Questi credo siano i più importanti segni di una serata splendida, capace di trasmettere gioia, felicità. L’iniziativa mi ha confermato ancora una volta che quando si affida ai giovani la possibilità di creare bellezza sono capaci di opere straordinarie. Se diamo l’Italia ai ragazzi il nostro Paese brillerà in tutta la sua grandezza.

A Giffoni il compito di narrare attraverso le immagini questo straordinario viaggio con un documentario che racconterà, tappa dopo tappa, la costruzione della messa in scena di un’opera teatrale dietro cui si nasconde qualcosa di più grande e più profondo, come il cementarsi di una identità collettiva ma anche la valorizzazione dei talenti di un territorio nel segno della cultura. Un estratto del docufilm sarà presentato nel corso della cinquantaduesima edizione del Giffoni Film Festival.

Giffoni – spiega Luca Apolito, direttore creativo di Giffoni – ha creato la sua storia mettendo al centro i ragazzi e usando il cinema come un’esperienza più profonda ed è un po’ anche quello che sta accadendo adesso, in questo contesto così entusiasmante. Racconteremo questo viaggio con un documentario. Un racconto antico, come quello di Aristofane, che libera mille nuove narrazioni, diventa generatore di idee, traccia memorie collettive, afferma principi fondamentali del vivere insieme. È proprio questo il cuore del film che Giffoni sta realizzando per raccontare questo bellissimo progetto.

Il progetto si inserisce in un protocollo di intesa stipulato, in attuazione del Piano strategico, lo scorso aprile tra il Parco archeologico di Pompei, il Grande Progetto Pompei/Unità Grande Pompei e l’Ufficio scolastico regionale della Campania, finalizzato a coinvolgere le scuole del territorio e stabilire un legame concreto tra le antiche testimonianze e i giovani fruitori, in un percorso volto alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico.

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