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Tre eroi di Portici: Gennaro Carnevale, Salvatore Cocozza e Salvatore Gargiulo

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi porticesi per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

 Gennaro Carnevale è nato a Portici l’1 settembre 1919.

Promettente calciatore, ha giocato con la maglia della Società Sportiva Portici.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, è stato chiamato a servire il Paese in armi.

Marinaio semplice è stato «… imbarcato da fuochista sul cacciatorpediniere “Alberigo”».

Di mercoledì 16 aprile 1941, l’unità su cui presta servizio, viene «… silurata mentre scortava un convoglio attaccato da “soverchianti forze navali nemiche”».

Il ventunenne Gennaro Carnevale, a seguito dell’affondamento dell’Alberigo, muore nel Mar Mediterraneo.

È stato insignito della Croce di Guerra al Valor militare 

 

Portici lo ricorda con una piccola lapide, su cui è incisa l’iscrizione:

Croce al Merito Militare / Mar. CARNEVALE GENNARO / Mediterraneo Centrale / 16-1-1941

 

Salvatore Cocozza è nato a Portici il 4 giugno 1911

Buon atleta, «… saltatore in alto», ha gareggiato con i colori della Società Sportiva Portici.

Completati gli studi superiori, si è iscritto all’Istituto Superiore Agrario di Portici, conseguendo la laurea nel 1935.

Dottore in Agraria, è stato dirigente della Confederazione dei contadini di Avellino.

Allo scoppio del secondo conflitto mondiale, richiamato alle armi e assegnato al II/12° Artiglieria Savona, è partito per l’Africa Settentrionale.

Con il grado di tenente è stato comandante una batteria anticarro.

Nel corso di un attacco, difendendo «… con coraggio la sua postazione», è stato «… più volte ferito nella battaglia contro gli inglesi»”.

Per quanto già trafitto dai vari colpi, è rimasto al comando del pezzo «… fino all’ultimo spasimo», quando è caduto, colpito dalla finale fatale raffica di mitragliatrice.

Il tenente d’artiglieria Salvatore Cocozza muore a Sidi el Barrani, nell’Africa Settentrionale, il lunedì 9 dicembre 1940.

Il suo eroismo è stato premiato con la Medaglia d’Argento al Valor militare 

 

La città di Portici, ricorda la sua figura, con una minuscola targa, su cui si legge:

Medaglia d’Argento / Ten. COCOZZA SALVATORE / Sidi El Barrani / 9-12-1940

 

Salvatore Gargiulo è nato a Portici il 20 maggio 1916.

È stato maestro e «… studioso delle lingue orientali».

Sottotenente di fanteria, ha preso parte al secondo conflitto mondiale, combattendo in Africa Settentrionale.

Presagendo un’improvvisa fine, in una lettera inviata ai familiari, ha scritto: «… Il compito è che, in caso d’attacco, bisogna resistere ad oltranza, sino alla morte. Ora a noi: l’ho voluto io, perché non sono un vile… Non una lacrima, e la mia anima ne sarà contenta».

Offertosi «… volontario per una missione impossibile nel deserto africano», nel corso dell’azione è stato attaccato dal nemico.

Colto di sorpresa, annientato con tutto il suo plotone, il sottotenente Salvatore Gargiulo muore a Tobruk, in Libia, sabato 24 aprile 1941.

Per il suo eroismo è stato decorato con la Medaglia d’Argento al Valor militare, alla memoria 

 

Portici, in una targa ricorda il suo sacrificio:

Medaglia d’Argento / S. Ten. GARGIULO SALVATORE / Tobruk / 24-4-1941

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