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Un affresco della Villa dei Papiri

ERCOLANO  (NA) – Al Parco Archeologico continua il programma di di inclusione del pubblico nei lavori di restauro e manutenzione dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’antica Herculaneum.

Si tratta di un back stage che porterà alla scoperta di un dipinto raffigurante un paesaggio architettonico proveniente dalla Villa dei Papiri, prima della partenza per gli Stati Uniti, dove sarà esposto nella mostra Redscovering the Villa dei Papiri al Getty Museum di Malibù dal 26 giugno al 28 ottobre 2019.

Per gli ultimi preparativi e controlli conservativi è stato allestito, negli spazi riservati alla didattica dell’Antiquarium del Parco, un laboratorio temporaneo che ospiterà, fino al 5 febbraio, la pittura murale.

Il dipinto, in origine parte dell’ambiente oecus R (ampia sala da soggiorno o ricevimento della domus romana) della Villa dei Papiri, raffigurante delle architetture in prospettiva, è stato datato al 50-30 a.C.

Fu realizzato al momento della costruzione della villa e ha una dimensione di circa m 2,50 x 1,20. Corrisponde all’incirca a 1/6 dell’intero schema decorativo della parete, che prevedeva una complessa composizione architettonica, impreziosita da una ricca serie di elementi decorativi accessori che ne accentuavano il carattere illusionistico.

Ha spiegato il direttore del Parco Francesco Sirano: «Nel gioco di interno ed esterno alcuni arredi preziosi attirano lo sguardo come lo splendido vaso di vetro pieno di frutti di fine estate, uva e melograno, posto in bella mostra su un’alzatina che ci aspetteremmo di trovare su una mensa di principe piuttosto che sulla mensola di una cornice. Tutto sembra reale, con un suo peso e consistenza, ma nulla lo è: l’illusione è perfetta e possiamo solo immaginare il disorientamento del visitatore che, avendo attraversato il piccolo peristilio e l’atrio della Villa, in questo ambiente veniva proiettato in uno spazio architettonico completamente diverso da quello che si era lasciato alle spalle proprio dietro queste pareti».

Le pitture della Villa non solo confermano il gusto raffinato del proprietario, come noto appartenente alla classe senatoria di Roma, ma soprattutto arricchiscono notevolmente le conoscenze sulle capacità espressive delle officine pittoriche campane dell’epoca del II stile in un contesto, quale è quello di Ercolano in genere e della Villa dei Papiri in particolare, privilegiato sia per la vicinanza a Napoli, sia per la presenza in città di numerosi esponenti dell’aristocrazia urbana.

Visitatori e appassionati, muniti di regolare biglietto di accesso al Parco Archeologico, potranno quindi assistere agli interventi di restauro dal lunedì al venerdì dalle ore 12 alle ore 13 e troveranno a loro  disposizione la restauratrice Elisabetta Canna, uno dei due nuovi Funzionari restauratori vincitori  del concorso ministeriale da poco concluso,  che illustrerà il suo lavoro e risponderà alle domande dei visitatori.

Torna inoltre domenica 3 febbraio l’appuntamento con #Domenicalmuseo, evento voluto dal Ministero per i Beni Culturali, che promuove la visite dei siti culturali e aree archeologiche con l’ingresso gratuito.

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