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Un atlante delle storie omesse

ERCOLANO (NA) – Il Parco Archeologico collabora al progetto Indagare il sottosuolo. Atlante delle Storie omesse di Lara Favaretto, vincitore del bando Italian Council 2017 del MIBAC, Madre – museo d’arte Donnaregina di Napoli e la Fondazione Sandretto Re Rebaundengo di Torino, ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) del Ministero per i beni e le attività culturali.

Il progetto Indagare il sottosuolo. Atlante delle Storie omesse propone un’indagine sul territorio volta a tracciare una mappatura di zone sensibili, luoghi che custodiscono tracce di storie laterali, dimenticate, boicottate, impresse e sedimentate nel sottosuolo e che saranno portate alla luce e mappate attraverso una serie di carotaggi per farle emergere fisicamente dalla terra che le ha sepolte.

Il carotaggio al Parco Archeologico di Ercolano riguarda la rampa dell’Antica Spiaggia di Herculaneum. Una pubblicazione digitale ricostruirà l’articolarsi delle storie, mentre i campioni saranno prima esposti in spazi di competenza del Parco Archeologico di Pompei e poi archiviati in uno speciale contenitore in ferro che si configura come una “macchina del tempo”: conserverà tutti i carotaggi effettuati, per poter essere tramandati al futuro quale donazione dell’artista al patrimonio culturale italiano. Il luogo dell’interramento sarà contrassegnato da una pietra lavica recante la data della sepoltura e del futuro dissotterramento, che avverrà tra cento anni, e le sue coordinate saranno inviate all’International Time Capsule Society (ITCS) ad Atlanta, USA.

“L’arte contemporaneadichiara il Direttore del Parco Archeologico di Ercolanosi conferma un mezzo per guardare al patrimonio archeologico con occhi diversi, ma non meno interessanti e rivelatori. Che una tecnica geologica possa trasformarsi in una sorta di siringa carica del farmaco della memoria mi sembra cosa straordinariamente vicina alla missione del Parco che sin dai suoi esordi sta esplorando i valori immateriali che dallo scavo dell’antica Ercolano possono venire al cittadino contemporaneo.”

Nell’anno delle celebrazioni per i 90 anni dall’inizio delle esplorazioni condotte da Amedeo Maiuri, il dialogo tra archeologia e arte contemporanea al Parco Archeologico di Ercolano si è articolato tra allestimenti di tipo più tradizionale e  installazioni creative.

Ancora, si sono tenuti incontri con gli artisti, laboratori didattici con il coinvolgimento delle realtà territoriali, tra cui il MAV, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, le scuole del territorio,  con laboratori dedicati all’integrazione tra codici espressivi.

Gli spettacoli Herculaneum Experience, che hanno animato le serate estive al Parco, hanno visto  inoltre l’integrazione di linguaggi tra danza, musiche, attori, proiezioni, stimoli sensoriali. PaErco conferma quindi una nuova apertura verso l’integrazione di linguaggi espressivi diversi, accomunati dall’intento di raccontare la bellezza.

A partire dal I novembre e fino al 31 marzo,  al Parco Archeologico di Ercolano tornerà in vigore l’orario invernale, con apertura alle ore 8.30, chiusura biglietteria alle ore 15.30, chiusura Parco alle ore 17.

L’appuntamento del prossimo 4 novembre rientra nell’ambito #Domenicalmuseo, iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che prevede l’accesso gratuito ai siti statali.

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