Società

Un’estate di fuoco

di Francesco De Crescenzo

È da mesi ormai che gli incendi devastano in lungo e in largo il Meridione d’Italia, luoghi incantevoli, angoli naturali bellissimi distrutti dalla mano dell’uomo. Anche il Vesuvio non è stato risparmiato, le immagini della devastazione hanno fatto il giro del mondo.

Ora è la volta della costiera amalfitana ed in particolare delle colline, un tempo rigogliose, che circondano Maiori. Dopo l’incendio sono evidenti i segni della devastazione: ettari di bosco dati alle fiamme, e quello che resta di alberi secolari sono tronchi bruciati e il profilo della collina che appare ormai spoglia.

La zona era stata presa di mira da tempo, infatti già da alcuni giorni antecedenti lo scorso ferragosto si erano visti dei focolai prontamente spenti dai volontari locali della Protezione Civile. Poi, la sera del 15 agosto, mentre erano in pieno svolgimento i festeggiamenti per le strade di Maiori l’incendio è divampato completando l’opera.

Intanto i piromani sono passati oltre, si sono spostati qualche chilometro più a monte mentre i Canadair continuano senza sosta a spegnere gli incendi.

Chi si nasconde dietro queste azioni deprecabili, quali sono gli interessi e di chi?

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