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USE-IT, l’assessore Buccelli illustra la mappa turistica di Portici

di Maurizio Longhi

C’era un tempo in cui i rampolli delle famiglie aristocratiche europee intraprendevano il Grand Tour per ammirare le bellezze delle grandi città. La tappa partenopea comprendeva anche quella vesuviana.

Portici ha accolto ospiti illustri in un’altra epoca, perché non continuare a farlo? Perché non dare continuità alle nobili abitudini del passato? Perché non rinverdire la storia, soprattutto quella che mette al centro la meraviglia della scoperta culturale?

Gli ospiti illustri, in questo caso, sono tutti quei giovani che vogliono scoprire il signorile fascino e la maestosa eleganza della città della Reggia, facilitargli il compito è sicuramente una cosa gradita.

E chi può farlo meglio dei giovani locali? Infatti, sono stati proprio loro i protagonisti di USE-IT, una mappa turistica in lingua inglese che contiene al suo interno le tappe più significative di Portici. «Volete orientarvi nella nostra città? Eccovi serviti…», come se fosse un dialogo figurato tra i giovani porticesi e tutti gli altri estranei al territorio. Il viaggio, del resto, porta con sé delle parole chiave come scoperta, incontro, arricchimento. Si scrive bussola, si legge mappa, si legge mappa, si dice USE-IT.

Venghino, signori, venghino! Portici intende fare dell’accoglienza un principio cardine, un modo per rivendicare la propria presenza e fare di una mano tesa l’estensione della propria essenza.

Per entrare di più nei dettagli di questa iniziativa, LoSpeakersCorner raccoglie le impressioni di Grazia Buccelli, assessore alle Politiche Giovanili di Portici, tra le promotrici della mappa: «Il progetto è una idea dell’Assessorato alle Politiche Giovanili e di quello al Turismo, la finalità è di far entrare il Comune di Portici all’interno di un network internazionale, nato a Bruxelles nel 2005. USE-IT, nel 2019, vanta 86 città europee consorziate, Portici è la prima città non capoluogo, l’unico comune attivo nel Sud Italia. La mappa, elaborata in lingua inglese, si propone di incentivare il turismo giovanile, infatti si rivolge ad un target in particolare, ad una fascia d’età che va dai 16 ai 35 anni. Il progetto è stato finanziato interamente dall’amministrazione comunale, l’unica città a fare questo, in tutte le altre l’hanno fatto le associazioni con il patrocinio delle amministrazioni».

Promuovere il turismo giovanile in primis, ma le finalità sono molteplici: «C’è soprattutto la volontà di fare di Portici una città accogliente verso i giovani che vengono da posti diversi. La nostra città ha tanto da offrire dal punto di vista storico-culturale e architettonico con delle bellezze invidiabili. Inoltre, ci proponiamo come amministrazione di favorire l’inclusione, tenendo anche in considerazione il fatto che Portici sia una città universitaria con il dipartimento di Agraria, sede della Federico II. Proprio per questo, la mappa mette in risalto anche i luoghi di aggregazione dei giovani porticesi, quest’ultimi sono stati i protagonisti della scelta dei contenuti.»

Su questo punto si focalizza l’assessore Buccelli, perché l’amministrazione ha partorito l’idea, i cittadini hanno fatto tutto il resto: «Nello scorso mese di maggio, è stato indetto un tavolo di lavoro a Villa Savonarola con i giovani porticesi ai quali è stato distribuito un questionario. L’iniziativa era intitolata “Portici calling”, la città chiama e i giovani rispondono, proprio per dare il senso dell’evento. Oltre a quell’incontro, i questionari sono stati distribuiti nelle scuole superiori della città per una visione più ampia e capillare, facendo in modo che tutti potessero sentirsi coinvolti. Il ruolo attivo dei giovani è stato certificato dal fatto che abbiano fatto delle ricerche per attingere le informazioni necessarie per rendere quanto più accattivante l’illustrazione. Uno degli intenti era proprio quello di stimolare la partecipazione e sviluppare un senso di appartenenza al territorio. Aderire a questa rete è anche un modo per trasmettere nei giovani il valore dell’essere europei, è un fattore d’orgoglio che a Parigi ci sia una mappa di Portici

Infine, delle citazioni doverose verso quelle persone che hanno fornito un contributo fondamentale alla realizzazione della mappa: «Mi sento di ringraziare di cuore il sindaco, Enzo Cuomo, e il suo vice, Fernando Farroni, per aver creduto al progetto, Diletta Clery con la quale c’è una intesa straordinaria e due giovani porticesi, Ciro ed Ermelinda Salomone, che hanno curato l’immagine e la grafica della mappa. Sono stati loro due ad aggiudicarsi il bando istituito dal Comune e che metteva in palio anche un premio di 500 euro. L’idea del bando è nata soprattutto per dare la possibilità ai giovani locali di esprimere e valorizzare i propri talenti, mettere a frutto le proprie capacità, creare un terreno fertile per le vocazioni creative. Il ringraziamento, come è giusto che sia, lo estendo a tutti quei giovani che si sono adoperati per riempire di contenuti la mappa

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