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Vedi Napoli Sacra e Misteriosa e poi torni

La grande eredità della Scuola Napoletana valorizzata da cinque concerti si musica sacra in cinque chiese del centro storico

Antonio Vitale

Nel Salone del Palazzo Arcivescovile a Largo Donnaregina è stato presentato il progetto Vedi Napoli Sacra e Misteriosa e poi torni.

L’evento è sostenuto e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, da Gabbianella Club Events, che ne cura la programmazione della Napoli Sacra.

Nell’ambito di Vedi Napoli Sacra e Misteriosa e poi torni, si svolge il Musica Sacra Festival, stato ideato dal Maestro Luigi Grima e dall’Associazione Discantus con il contributo artistico di Monsignor Vincenzo De Gregorio e Giovanni Acciai.

La prima edizione del festival  prevede cinque eventi si svolgerà da venerdì 18 novembre a domenica 18 dicembre in altrettanteChiese monumentali del centro storico, molto diverse tra loro per storia e tradizione.

I diversi programmi musicali sono dedicati ad autori noti e meno noti della musica tradizione come Alessandro Scarlatti, Leonardo Leo, Francesco Provenzale ma anche Angelo Ragazzi, Giacomo Maraucci e Giovanni Salvatore con digressioni verso Corelli e Händel.

Una giornata particolare si terrà ai Girolamini: Gaetano Veneziano, protagonista del concerto inaugurale e di una Solenne Celebrazione in latino, una sua Messa a quattro voci del 1685, per spingersi fino alla Santa allegrezza della Natività di Sant’Alfonso de’ Liguori dedicata a una seconda giornata seminariale,  che si terrà nella Sacrestia del Vasari.

Parteciperanno interpreti di eccezione quali Antonio Florio  Maria Grazia Schiavo,  Tommaso Rossi,  Stefano Demicheli, Marta Fumagalli e Daniela Del Monaco, Jin Jiayu e Andrea Buccarella e l’Orchestra Discantus e il Coro Vocalia diretti dal Maestro Luigi Grima.

Alla presentazione hanno contribuito Don Gennaro Matino, il Maestro Luigi Grima e l’assessore regionale al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, che ha dichiarato: Con il Napoli Musica Sacra Festival si pone l’accento ancora una volta sulla volontà di far conoscere le tradizioni e far vivere al cittadino e al turista un’esperienza legata alla città. E la musica sacra, tra composizioni e melodie più o meno note, senza dubbio risponde a questo obiettivo. I cinque concerti in programma si svolgeranno in luoghi caratteristici per la loro bellezza,  come le chiese di Santa Maria alla Sanità, San’Anna dei Lombardi, Santa Maria Donnaregina Nuova, Santa Maria della Stella e San Giovanni a Carbonara, di recente restituita alla città dopo alcuni anni di lavori effettuati per il recupero di sculture e affreschi.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una felice rinascita della grande eredità della Scuola Musicale Napoletana. Numerose iniziative, convegni e concerti in Italia e nel mondo, propongono con frequenza sempre maggiore all’attenzione del pubblico compositori e opere sacre nate all’ombra del Vesuvio. Grazie alla sensibilità del comune di Napoli, in stretta collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli, nasce il Napoli Musica Sacra Festival: cinque concerti, due seminari ed un concorso di composizione sacra. Un’idea che ha visto convergere l’Associazione Discantus e la Gabbianella Club Events in un ambizioso progetto: realizzare a Napoli un appuntamento annuale di grande prestigio. Un Festival che partendo dalla Scuola Musicale Napoletana estenda l’orizzonte al patrimonio musicale dei secoli successivi, fino ai giorni d’oggi, commissionando a giovani compositori brani sacri da eseguire in prima assoluta, ha spiegato il direttore artistico Maestro Luigi Grima.

Il Festival nasce nella città che ha visto per secoli centinaia di compositori produrre un’enorme quantità di raffinatissima musica sacra, per rendere omaggio alla gloriosa Scuola Musicale Napoletana, esaltandone la preziosa eredità attraverso la riscoperta e la riproposta di quel vastissimo repertorio, destinato alla liturgia della Messa, dei Vespri, delle Compiete e di ogni altra celebrazione ecclesiastica, che ancor oggi è custodito nelle biblioteche e negli archivi e che attende di ritornare a vivere in tutto il suo splendore, in tutta la sua rilevanza storica e artistica.

Napoli Musica Sacra Festival rappresenta un gioiello musicale prezioso da custodire nel tempo».

Nel corso dei secoli vi è stato un considerevole  impegno nel sociale da parte di sacerdoti, religiosi e laici della Chiesa di Napoli, che hanno consentito di realizzare esperienze meravigliose che hanno messo insieme storia, arte, architettura e welfare.

In modo particolare a favore di categorie e fasce deboli come gli esposti, gli orfani, giovani educande poco abbienti, che crescevano in laboratori di arti e mestieri., ha concluso Grima.

Napoli Musica Sacra Festival è stato realizzato grazie alla collaborazione dei vari responsabili dei luoghi di culto, ed in particolare

  • don Adolfo Russo, direttore del Complesso Monumentale Donnaregina,
  • don Ciro Ricciardi, Parroco di San Giovanni a Carbonara,
  • don Salvatore Fratellanza, Presidente Comitato delle Arciconfraternite – Sant’Anna dei Lombardi;
  • don Luigi Calemme, Parroco di Santa Maria alla Sanità,
  • padre Mario Savarese, Rettore di Santa Maria della Stella,
  • Antonella Cucciniello, Direttore della Biblioteca e del Complesso Monumentale dei Girolamini.

Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per maggiori infrmazioni: www.napolimusicasacrafestival.it

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