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Alchimisti Napoletani

Niente ali di pipistrello, radici o incantesimi: gli alchimisti napoletani del primo birrificio artigianale 4.0 in Italia occorrono acqua, malto e luppolo e tanta sapienza per creare birre magiche

di Giovanni Renella

Le prime testimonianze della tradizione degli alchimisti, che operarono fra il Vesuvio e il Golfo di Napoli, risalgono al sedicesimo secolo e le ritroviamo negli scritti di Giovanni Battista Della Porta e Ferrante Imperato, che descrivono l’attività dell’alchimista come un misto fra la medicina e la spagiria, cioè l’arte di preparare rimedi naturali estratti dalle piante.

Cinque secoli dopo, traendo spunto dai vasi alchemici e dagli alambicchi usati per la distillazione, così diffusamente descritti dai due alchimisti napoletani del Cinquecento, un gruppo di ingegneri chimici, guarda caso anch’essi napoletani, realizzando uno stretto connubio fra la scienza dell’alchimia moderna e la passione per la birra artigianale, ha creato un microbirrificio artigianale che produce birre di altissima qualità.

Il birrificio Alchimisti Napoletani si trova a Giugliano in Campania, nell’hinterland napoletano, e la passione che i nostri alchimisti mettono nel fare la loro birra si nota in ogni piccolo particolare.

Dalla cura delle etichette, ognuna con il suo stile e la sua personalità, all’equilibrio dei profumi e dei sapori che, a ogni sorso, regalano al palato di chi le assaggia un’esperienza dal gusto unico.

L’intera produzione brassicola è curata dai sei fondatori del birrificio, Renato, Nello, Gianmarco, Mattia, Marco e, dulcis in fundo, da Raffaele, Beer Manager del marchio Alchimisti Napoletani.

Combinando competenze tecniche e creatività, i sei amici riescono a trasformare ingredienti selezionati in birre uniche e sorprendenti.

Gli stili attualmente presenti sono Blonde Ale, Apa e Tripel e ogni birra porta il nome di un concetto alchemico, riflettendo il perfetto equilibrio tra arte e scienza.

Provando ad addentrarci in questo laboratorio dei sapori scopriremo Scioglilingua, una Blonde Ale che incarna l’essenza dell’allegria e dell’amicizia.

Chiara, fragrante e sorprendentemente elegante, nasce dal desiderio di fondere la precisione tecnica con lo spirito artigianale che da sempre contraddistingue l’etichetta Alchimisti Napoletani.

Proseguendo nel nostro cammino alla scoperta delle birre prodotte nello stabilimento di Giugliano, ci imbattiamo in Elisir d’Amore, una American Pale Ale che celebra la tradizione statunitense con un tocco romantico tutto napoletano.

Decisa ma armoniosa, è pensata per chi ama i profumi agrumati e le birre ricche di carattere, ma perfettamente bilanciate.

Come ogni creazione firmata “Alchimisti Napoletani”, dietro l’apparente semplicità si cela un lavoro meticoloso su ogni dettaglio: dai malti all’acqua, fino alla luppolatura.

Il tris di birre prodotte dagli Alchimisti Napoletani si chiude con l’etichetta Filtro del Buonumore, la Tripel ispirata alla tradizione belga, ma riletta con l’approccio tecnico e sperimentale degli Alchimisti Napoletani.

Il suo nome è un impegno: ogni sorso porta via i pensieri e regala calore, leggerezza e convivialità.

Ambrata, intensa e sorprendentemente elegante, nasce da acqua studiata e trattata per ottenere una mineralità morbida ma asciutta, perfetta per valorizzare le spezie e bilanciare il corpo alcolico.

Ma non finisce qui.

Il birrificio Alchimisti Napoletani offre, infatti, anche visite guidate che illustrano le tecniche di produzione di quello che i promotori definiscono “il primo birrificio artigianale 4.0 in Italia”, con annessa degustazione di birra.

Per l’organizzazione di eventi promozionali e per saperne di più vi rimandiamo al sito web www.alchimistinapoletani.it e a Instagram @alchimisti­­­_napoletani.

Per contatti birriamosrl@gmail.com  / +39 331 235 8896

2 pensieri riguardo “Alchimisti Napoletani

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