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Alé Oó, Claudio Baglioni

Cinquant’anni di successi, ma la lunga permanenza nel mondo della musica italiana non ha scalfito l’entusiasmo di e per Claudio Baglioni

CASERTA – Claudio Baglioni, cinquant’anni e non sentirli. Cinquant’anni di successi, ma questa lunga permanenza nel mondo della musica italiana non sembra aver scalfito l’entusiasmo e la capacità di essere innovativo che lo hanno sempre contraddistinto.

Per l’esattezza, di anni sono 52 tondi tondi: rilasciò il suo primo album nel settembre 1970. E, a voler essere precisi, la sua carriera artistica iniziò ancor prima, nel 1964, quando, appena tredicenne, partecipò a un concorso di voci nuove.

Non parleremo di quanti album ha al suo attivo, né di quanti riconoscimenti ha conquistato nella sua lunga carriera. Parleremo invece dell’atmosfera stregata che è riuscito a creare nella Reggia di Caserta nella magica serata condotta dal giornalista Peppe Iannicelli.

Un po’ di pioggia e poi un calo di temperatura imprevisto non hanno scoraggiato gli spettatori del primo dei due concerti di Baglioni, sabato 17 settembre. Cantavano tutti, soggiogati dalle sue parole e dalla sua musica, ognuno sfogliando l’album dei ricordi personali. Era lui, Claudio, che mediava sornione dal palco i flussi di quelle memorie, godendo di ciò che stava ancora una volta donando ai suoi fan.

Due concerti in due date, ma i biglietti in tre ore erano già sold out. Il Cantastorie dei nostri giorni è capace di ammaliare tanto da calamitare una marea di gente ai suoi concerti.

La voce di Baglioni è stata accompagnata dall’Orchestra Filarmonica Giuseppe Verdi di Salerno e dal Coro del Teatro dell’Opera di Salerno, diretti dall’eclettico Maestro Geoff Westley. Westley fu arrangiatore e produttore dell’album del 1981 Strada Facendo, che Claudio Baglioni ha interamente riproposto nel suo concerto.

C’è stato anche un intermezzo, dove Claudio ha invece accompagnato al pianoforte le sue classiche E tu, Sabato Pomeriggio, E tu come stai e Amore bello.

Poi regala al pubblico una rivisitazione della celeberrima cancone napoletana, Reginella, accompagnato alla chitarra da Danilo Bilotti.

Claudio ha alasciato ancora spazio all’orchestra e al coro, per poi cantare E adesso la pubblicità. A sorpresa, ha annunciato che questa volta sarebbe stato accompagnato da alla chitarra da … un musicista bravo, che si farà ancor di più. E sale sul palco Giovanni Baglioni, suo figlio, virtuoso guitar. È stato emozionante assistera alla grande intesa che c’era tra di loro, fatta non solo di affetto ma di estrema affinità.

Infine, Claudio, dopo aver ringraziato Westley,  l’Orchestra e il Coro, ha salutato tutti con Avrai, la canzone scritta nel 1982 proprio per il suo Giovanni, non appena nacque.

Dopo i successi di Carmina BuranaFabrizio De André Sinfonico con Peppe Servillo e Ilaria Pilar Patassini, il doppio concerto di Claudio Baglioni conclude la VII edizione della rassegna estiva Un’Estate da RE | La grande musica alla Reggia di Caserta.

Un’Estate da RE è stata programmata e finanziata dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020), organizzata e promossa dalla Scabec SpA. la società in house della Regione Campania nata per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale.

La direzione artistica della manifestazione è stata affidata al Maestro Antonio Marzullo.

Hanno collaborato all’organizzazione della rassegna: il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno.

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