Artemisia, restaurata la sua opera inedita
Un’icona, e non solo per l’arte, ma per il suo coraggio di antesignana del femminismo: Artemisia Gentileschi
Da una notizia ANSA si apprende che il Getty Museum di Los Angeles … ha restaurato un’opera inedita di Artemisia Gentileschi, che sarà esposta dal 10 giugno al 14 settembre 2025 nella mostra “Artemisia’s Strong Women: Rescuing a Masterpiece”. Questa esposizione celebra il completamento di un complesso restauro di un dipinto mai visto prima della pittrice barocca.
L’opera, scoperta in Italia nel ‘24 è una nuova tela certamente attribuita ad Artemisia Gentileschi: una versione della Maddalena in estasi. Il dipinto, proveniente da una collezione privata italiana, era stato acquistato dagli attuali proprietari da una famiglia nobile torinese, dove era catalogato genericamente come opera del XVII secolo.
La storica dell’arte Delia Somma ha condotto un’approfondita analisi iconografica, filologica e stilistica, supportata da studi scientifici dettagliati, che hanno confermato l’attribuzione alla celebre pittrice barocca. La tela presenta differenze rispetto alla versione dipinta tra il 1620 e il 1625, esposta al Palazzo Ducale di Venezia, in particolare nel colore delle vesti, e risale al primo periodo napoletano di Artemisia. Infatti viene usato il colore giallo Napoli usato in quell’epoca.
Nel libro L’estasi di Artemisia Gentileschi: Indagine storico-scientifica di un’opera inedita la dottoressa, Storica dell’arte, Perito d’arte, art advisor art consultant Delia Somma, Tab Edizioni. Scrive: Il saggio raccoglie un’ampia serie di indagini storiche e scientifiche volte a dimostrare l’attribuzione di un inedito olio su tela alla celebre artista Artemisia Gentileschi (Roma 1593, Napoli 1654). La tela – oggetto di articolate indagini diagnostiche supportate da un’approfondita critica iconografica, filologica e stilistica – è rappresentativa del talento e dell’unicità di Artemisia Gentileschi che risiedono nel suo peculiare ingegno creativo, capace al contempo di fulminee intuizioni e meditate elaborazioni. L’opera, proveniente da una collezione privata, è la replica della Maddalena in estasi attualmente esposta a Palazzo Ducale di Venezia. Nella variegata produzione dell’artista si evidenzia, dunque, il tema della replica, tecnica desunta dalla bottega del padre.

Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, intorno al 1653) è stata una delle figure di spicco tra le pittrici del Seicento italiano. Influenzata dal Caravaggio, fu una delle pochissime donne che in quel si affermarono nell’arte.
Figlia di Orazio Gentileschi, … apprese l’arte nella bottega del padre, mostrando sin da giovane un talento straordinario.
A 17 anni subì una violenza sessuale da parte del pittore Agostino Tassi, evento traumatico che segnò profondamente la sua vita e che influenzò molte delle sue opere, spesso incentrate su donne forti e vittoriose (come Giuditta che decapita Oloferne).
Nel 1612 Tassi venne riconosciuto colpevole della violenza subita da Artemisia, e, quindi, andò a Roma per non scontare la pena.
A seguito di questa vicenda, Artemisia si trasferì a Firenze, prima donna ammessa all’Accademia del Disegno. Sposò Pierantonio Stiattesi, probabilmente a Firenze, tra il 1613 e il 1615, e dalla loro unione nacque la figlia Prudenzia.
In seguito operò tra Roma, Venezia, Napoli e Londra, dove con il padre lavorò alla corte d’Inghilterra.
Artemisia si trasferì a Napoli nell’epoca del Vicereame spagnolo, ricco di opportunità lavorative, dove rimase lì fino alla morte.
Lo stile di Artemisia, influenzato dal Caravaggio, … si caratterizza per l’uso drammatico della luce, il realismo emotivo e la forza espressiva delle figure femminili.
Oggi Artemisia è considerata un simbolo del femminismo, non solo per la sua grande abilità pittorica che le valse un posto di rilevo in un mondo di appannaggio esclusivamente maschile, ma anche per le sue vicende personali che affrontò con coraggio, come le “sue” donne vittoriose.