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Calcio, rendiamola una…Eccellenza

diMaurizio Longhi

L’iniziativa è nata per dare spazio e visibilità ad una categoria come l’Eccellenza, massimo campionato regionale di Calcio, nella quale militano club gloriosi e che ha lanciato grandi talenti cresciuti al punto tale da intraprendere carriere luminose. Rendiamola una…Eccellenza, eloquente il titolo dell’evento che si è tenuto mercoledì 20 febbraio nella Biblioteca della splendida Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano.

Tanta gente ha partecipato per ascoltare soprattutto le problematiche legate a questa categoria, a promuovere l’iniziativa è stata l’associazione Progetto Prisma, molto attiva a San Giorgio soprattutto nell’ambito del sociale. Che cos’è il calcio se non un fenomeno sociale che richiama valori come inclusione, aggregazione e unione? Le criticità dell’Eccellenza sono state trattate da tante angolazioni.

Dal punto di vista della stampa, attraverso le riflessioni di Gianluca Monti di La Gazzetta dello Sport, arrivato alla redazione della “Rosea” partendo da queste categorie, e di due giornalisti come Angelo Sorrentino e Stefano Sica che seguono la categoria per conto di testate locali online.

Dalla prospettiva della politica, con gli interventi del sindaco del comune vesuviano, Giorgio Zinno, e del consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli.

E, infine, anche dal lato della Federazione locale, rappresentata dal consigliere della Figc Campania, Salvatore Errichiello, che ha risposto a tutte le problematiche che affioravano spiegando come si siano radicate e cercando di individuare le possibili soluzioni per sradicarle.

Ci si è chiesti come mai molti club non diano dignità alla figura dell’addetto stampa, perché le società siano costrette ad emigrare altrove per la fatiscenza delle strutture, quanto sia opportuna e favorevole per i giovani la regola degli under, come arrestare il fenomeno per cui si spostano i titoli di una società da una piazza all’altra senza tenere conto dei sentimenti di intere tifoserie, come denunciare quegli allenatori che pagano per lavorare.

Lo spirito è stato propositivo e costruttivo, proprio in linea con l’obiettivo con cui è stata ideata l’iniziativa che ha messo al centro una categoria, come l’Eccellenza, e le problematiche che ne minano il prestigio e l’affermazione.

La folta partecipazione ha certificato la sensibilità che c’è intorno a questo tema, si è sviluppato un dibattito fiume nel quale è emersa una sana e genuina passione per un calcio che regala emozioni e partorisce favole.

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