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Convegno sulla devianza minorile

Al Liceo Quinto Orazio Flacco il Convegno nazionale Antimafia – Devianza minorile. Minori e fenomenologie criminali in rete

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nell’Auditorium di via Scalea del Liceo Statale Quinto Orazio Flacco alle ore 17 di venerdì 21 febbraio si terrà il Convegno nazionale Antimafia Devianza minorile. Minori e fenomenologie criminali in rete.

l saluti istituzionali saranno portati dalla professoressa Iolanda Giovidelli, Dirigente scolastica del liceo, seguiti da quelli del Sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo.

Al dibattito, moderato da Dario Sautto, giornalista di Il mattino di Napoli, e introdotto da Ugo di Cesare, Presidente dell’Osservatorio della Legalità. parteciperanno.

  • l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Portici Luca Manzo;
  • Andrea del Mastro, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia
  • Sergio Rastrelli, dell’Ufficio della Presidenza della Commissione Giustizia – Giunta delle Elezioni e delle Immunità parlamentari della Commissione parlamentare Antimafia;
  • Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale di Napoli;
  • Paola Brunese, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli;
  • Antonello Palumbo, Presidente della VI Sezione Penale del Tribunale di Napoli;
  • Massimiliano Manfredi, già membro della Commissione parlamentare Antimafia e Consigliere regionale anticamorra;
  • Gianluca Boiano, Primo Dirigente della Polizia di Stato, nonché Dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia stradale;
  • Francesco Casillo, avvocato penalista del Foro di Napoli.

Il fenomeno della devianza giovanile si presenta sotto molteplici aspetti, quindi bisogna approcciarlo creando una sinergia tra scuola, famiglia e Istituzioni.

Partendo dalle istituzioni scolastiche è, quindi, utile lanciare campagne di sensibilizzazione per i giovani, per renderli consapevoli dei pericoli di Internet.

Le famiglie. dal canto loro, dovrebbero esercitare uno stretto controllo parentale e seguire in modo appropriato l’andamento scolastico dei figli.

È proprio la scuola che può dare il primo campanello d’allarme, individuando situazioni di disagio o comportamenti non consoni al contesto.

Gli insegnanti, quotidianamente in contatto con i ragazzi, sono, infatti, in grado di registrare atteggiamenti che possono essere segno di un malessere interiore o di una devianza e prendere provvedimenti in concerto con i genitori, prima ancora che la situazione possa degenerare irrimediabilmente.

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