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Dai depositi ai Musei: 100 opere tornano a casa

Musei, MiC: dieci capolavori fiamminghi dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli al Museo Nazionale di Matera  per il progetto 100 opere tornano a casa 

Dieci capolavori fiamminghi lasceranno i depositi del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli per andare ad arricchire le sale espositive del Museo Nazionale di Matera.

L’allestimento curato dal Museo Nazionale di Matera è consistito nel predisporre un progetto espositivo accostando le 10 opere di Capodimonte in continuità e in dialogo con 17 dipinti della Collezione d’Errico di Palazzo San Gervasio, presentando le opere partenopee su appositi pannelli che valorizzano la loro qualità e ne evidenzino il valore di nucleo omogeneo.

L’iniziativa rientra nel progetto 100 opere tornano a casa, lanciato dal ministro della Cultura Dario Franceschini per valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali e per promuovere i musei del territorio.

La conferenza stampa di presentazione delle opere si terrà presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera il 22 febbraio alle ore 11.

Interverranno: Annamaria Mauro, direttrice del Museo Nazionale di Matera, Domenico Bernardi, sindaco di Matera, Tiziana D’ Oppido, assessore alla cultura di Matera, Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera, Luigina Tomay,Soprintendente ABAP della Basilicata, Maria Tamajo Contarini, funzionaria storica dell’arte del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Si tratta di opere di autori nordici che raffigurano i mestieri artigianali e le vedute olandesi. La selezione delle opere si è concentrata sul profondo interesse che nel tempo la Basilicata ha mostrato nei confronti della cultura fiamminga e nordica. Un interesse che si manifesta nelle committenze ad artisti fiamminghi e nelle scelte del collezionismo lucano, come documenta la raccolta di Camillo d’Errico di Palazzo Lanfranchi.

Percorsi diversi che insieme costituiscono quella che è stata definita La grande stagione fiamminga in Basilicata. Negli ultimi decenni, infatti, sono state organizzate mostre e giornate di studio per comprendere al meglio il legame tra la Basilicata e la cultura fiamminga.

Un ideale filo rosso, dunque, lega la tradizione lucana alle opere di Capodimonte: dal paesaggio invernale del pittore di Amsterdam Willem Schellinks, eseguito attorno al 1650, alle scene di genere che illustrano i lavori artigianali del tedesco Johann Basilius Grundmann tra il 1758 e il 1760, alle ottocentesche vedute olandesi di Cornelis Springer, sino alla marina di Kees Terlouw che apre al Novecento.

In particolare, le opere che raggiungeranno Matera sono:

  • Johann Basilius Grundmann, Il ciarlatano, sec. XVIII –dipinto olio su tavola
  • Johann Basilius Grundmann, Il limatore di seghe, sec. XVIII –dipinto olio su tavola
  • Johann Basilius Grundmann, La bottega del ciabattino, sec. XVIII –dipinto olio su tavola
  • Johann Basilius Grundmann, Mercato, sec. XVII –dipinto olio su tavola
  • Johann Basilius Grundmann, La bottega del rigattiere, sec. XVIII –dipinto olio su tavola
  • Johann Basilius Grundmann, La filatrice, sec. XVIII –dipinto olio su tavola
  • Willem Schellinks, Veduta dell’Ij ghiacciato, sec. XVII –dipinto olio su tela
  • Kees Terlouw, Canale olandese, sec. XIX –dipinto olio su tela
  • Cornelis Springer, Veduta d’Olanda, sec. XIX –dipinto olio su tavola
  • Cornelis Springer, Veduta d’Olanda, sec.XIX –dipinto olio su tavola

Alcune di queste opere erano state esposte al secondo piano del Museo e Real Bosco di Capodimonte nel 2018 nella mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere.

Per maggiori informazioni: https://capodimonte.cultura.gov.it/mostra/depositi-di-capodimonte-storie-ancora-da-scrivere/).

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