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Figli di Portici famosi: Massimo Rastrelli

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Massimo Rastrelli è nato il 13 aprile 1928, tra le mura di Villa Rolando a Bellavista di Portici. È figlio secondogenito della coppia Carlo Rastrelli e Rosa Rolando,

Seguendo la vocazione di servire la Chiesa cattolica come religioso, da giovane ha abbracciato la Congregazione dei Padri Gesuiti.

Completata la formazione ecclesiastica, nel 1958, stato ordinato sacerdote.

Ha insegnato filosofia e religione nei licei statali di Napoli e di Pescara.

Nel capoluogo abruzzese, superiore della comunità gesuitica, ha aperto un pensionato per studenti universitari e una scuola serale gratuita.

Nel 1976, ha scritto e pubblicato per conto della Casa di esercizi S. Ignazio, le Meditazioni sull’Apocalisse.

Tra gli ispiratori del movimento di Medjugorie, «… dal 1983 al 1990 ha espletato la funzione di esperto nel raccordo tra fatti, popolo ed autorità Ecclesiastiche fino ai gradi più alti».

Nel 1988, nominato parroco della chiesa intitolata all’Immacolata al Gesù Nuovo, nel centro storico di Napoli, ha dato «… al suo compito pastorale un indirizzo a forte valenza sociale».

Nel 1991, «… Umile, Sapiente e Santo Sacerdote secondo il Cuore di Dio», ha percepito e portato alla ribalta «… la gravità del fenomeno sommerso dell’usura» e ne «… ha rilevato i nuovi aspetti drammatici ne  che lo contrassegnano».

Per fronteggiare tangibilmente tale triste piaga sociale ha progettato, organizzato e caldeggiato  iniziative con il «… proposto di restituire alle vittime dell’usura speranza e dignità, di scuotere l’opinione pubblica e le coscienze e di sollecitare nuove leggi e strumentazioni adeguate ai profili e alle inquietanti dimensioni che l’usura» ha conseguito.

Per questi motivi, ha fondato, presso la sua parrocchia, l’Istituzione San Giuseppe Moscati. Un’associazione, che presti quale servizio evangelico il conseguimento dello scopo di assistere e sostenere chiunque versi in stato di bisogno; i poveri, le famiglie indebitate per il gioco d’azzardo e/o perseguitate e strozzate dagli usurai.

È presidente della Consulta Nazionale Antiusura, associazione fondata a Napoli,

L11 febbraio 1992, ha costituito ufficialmente la prima Fondazione Antiusura San Giuseppe Moscati, presto assunta «… a modello dalle altre 28 Fondazioni Antiusura oggi operanti in Italia».

A Bari, l’1 luglio 1984, con monsignor Alberto D’Urso, ha concorso alla fondazione della Consulta Nazionale Antiusura San Nicola e Santi Medici Onlus. La nascente associazione ha avuto il fine di promuovere la costituzione di Fondazioni Antiusura distribuite sull’intero territorio nazionale.

Ha ispirato, più volte chiesto, e finalmente ottenuto, il 7 marzo 1986, la promulgazione della Legge n. 108, «Disposizioni in materia di usura». Questa, che ha il merito di essere la prima Legge Antiusura d’Italia, ha contributo fattivamente alla costituzione interassociativo del Cartello insieme contro l’usura.

Il 3 ottobre 1997, la Consulta è stata accreditata fra i membri della Consulta Ecclesiale degli Organismi socio assistenziali della Conferenza Episcopale Italiana.

Nel corso dell’anno 1998, con Saverio Gaeta, presso la casa editrice cattolica San Paolo Edizioni, ha pubblicato il volume  Usura. Per una cultura antidebito.

L’8 gennaio 2001, con «… mons. D’Urso, mons. Granara, padre Gavazzeni e mons. Di Tora», ha siglato l’Atto Costitutivo e il relativo Statuto della Consulta Nazionale Antiusura. Così, la Consulta ha assunto la forma giuridica di Associazione senza fini di lucro (Onlus).

Il 12 novembre 2001, approvato il Progetto della Consulta Nazionale Antiusura, la Conferenza Episcopale Italiana ha «… messo a disposizione le risorse finanziarie per sostenere le attività istituzionali della Consulta e per far nascere una Fondazione di ispirazione ecclesiale in ogni regione italiana»..

Nel giugno del 1999, ha avviato e sostenuto «il “Progetto lavoro ai meritevoli”, per aiutare uomini e donne a inserirsi nel lavoro legale, purché meritevoli e affidabili».

Nello stesso anno, lasciato l’incarico di parroco, continuando nella sua azione sociale a favore dei più deboli, ha reso concreta la solidarietà cristiana.

Nel ruolo di presidente della Fondazione S. Giuseppe Moscati di Napoli e della Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura d’Italia, riconosciuto come colui che ha suscitato una generale coscienza Antiusura, ha intrattenuto «… rapporti apprezzati ed efficaci col Governo, col Parlamento, con i Ministeri degli Interni e del Tesoro e con le Amministrazioni Locali».

È stato anche promotore del KRLS Network of Business Ethics. Un ente nato «… dalla volontà di un gruppo di professionisti di diverse nazioni che ravvisano nella spiritualità di S. Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, il riferimento del loro impegno associativo e della loro azione di valorizzazione etica delle competenze professionali al servizio dei poveri».

Dal 2002, ricoprendo la carica di presidente onorario del KRLS, per illustrarne le finalità è stato «… in Francia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Australia, a Hong Kong, Singapore, nelle Filippine, a Taipei, in Argentina, in Brasile e in Canada».

Con il compito di guida spirituale di pellegrini, follemente innamorato della Madonna e fedelissimo servo di Gesù Cristo, facendolo conoscere come Misericordioso Amore, ha accompagnato migliaia di persone a Medjugorje

Partendo dalla sua personale esperienza di pel­legrino ai piedi della Regina della Pa­ce, nel 2010, ha pubblicato Medjugorje speranza del terzo millennio. Un libro scritto per «… comprendere lo straordinario evento delle appari­zioni mariane» iniziate il 24 giugno 1981 sulla collina della cittadina dell’attuale Bosnia ed Erzegovina.

Nel 2014, ha pubblicato un altro suo lavoro: Apocalisse. Luci di eternità sulla vita nostra e dell’umanità tutta, edito dalla Michael Edizioni.

A Roverè di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, all’età di ottantanove anni e dieci mesi, padre Massimo Rastrelli torna alla casa del Padre celeste, il 27 febbraio 2018.

L’ultimo saluto degli affranti napoletani al  protagonista della lotta all’usura a Napoli si tiene venerdì 2 marzo  nella chiesa del Gesù Nuovo di Napoli.

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