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Giornata internazionale Rifiuti-zero

Gruppo FSI, Grandi Stazioni installa nuovi compattatori ecologici per la campagna ONU Rifiuti-zero 

C’è una giornata (quasi) per ogni cosa. Sarebbe stato impensabile non proclamarla anche per una pratica quanto mai corretta, sana e necessaria. Ha debuttato giovedì 30 marzo la prima giornata internazionale di rifiuti zero (International Day of Zero Waste).

Ogni persona o ente deve necessariamente fare la sua parte per cambiare il futuro.  Cos il Gruppo FS con Grandi Stazioni  ha realizzato un’azione in grado di andare nella direzione dell’International Day of Zero Waste.

La società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS che ha per capofila Rete Ferroviaria Italiana, ha installato infatti i primi nuovi ed evoluti compattatori destinati alla raccolta differenziata nelle stazioni di Napoli Centrale, a Roma Termini e Roma Tiburtina.

Nei prossimi cinque mesi prevede di mettere in funzione circa 150 dispositivi dedicati al recupero di plastica, tetrapak e alluminio nelle 14 stazioni appartenenti al suo network.

È significativo, quindi, aver celebrato il 30 marzo l’International Day of Zero Waste, ma lo è altrettanto adottare quotidianamente stili vita consapevoli e sostenibili. Il Gruppo FS la direzione da intraprendere (parlandone anche nel piano industriale 2022-2031) la conosce bene e fa della sostenibilità un proprio pilastro.

L’installazione dei dispositivi da parte di Grandi Stazioni Rail mira a coinvolgere non solo i passeggeri ma anche tutte quelle persone che frequentano abitualmente la stazione con l’obiettivo di invitare ad avere un comportamento virtuoso e così contribuire ad un nuovo modello di gestione ambientale.

macchinari sono tutti dotati di un compattatore per la plastica: 91 di essi saranno in grado di compattare anche il tetrapak, 58 anche l’allumino. Il riciclatore è, infatti, in grado di ridurre il volume dei rifiuti fino al 90% favorendo così un risparmio su tempi e costi di gestione dei rifiuti in termini di stoccaggio e movimentazione.

Per promuovere la raccolta differenziata è stato, inoltre, ideato anche un modello di incentivazione a premi insieme ad altre imprese aderenti al progetto che successivamente, attraverso un’applicazione per smartphone, potrà essere monitorato dai partecipanti e vedere la posizione occupata in classifica.

Tornando alla giornata internazionale di rifiuti zero, è stata proclamata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, per promuovere modelli di consumo e produzioni sostenibili, aumentare la consapevolezza su come le iniziative a zero rifiuti contribuiscono al progresso dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sostenere il passaggio della società verso la circolarità.

Come è stato più volte evidenziato dall’Onu, il settore dei rifiuti è in grado di contribuire in maniera significativa alla triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e natura e dell’inquinamento. Proprio per queste ragioni avere un’attenzione particolare su questo argomento è una pratica fondamentale per la salvaguarda dell’ambiente.

Le Nazioni Unite ricordano che l’umanità genera ogni anno circa 2,24 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani, di cui solo il 55% viene gestito in impianti controllati. Entro il 2050 la quantità potrebbe salire, addirittura, a 3,88 miliardi di tonnellate annue. Sono, inoltre, circa 931 milioni le tonnellate di cibo che vengono perse o sprecate e fino a 14 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano negli ecosistemi acquatici.

I rifiuti, inoltre, contribuiscono in modo significativo alle emissioni di gas serra nelle città e alla perdita di biodiversità. Si prevede che entro il 2040 finiranno negli oceani fino a 37 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.

Numeri che possono spaventare, proprio per queste ragioni servono piccole azioni quotidiane che possano incentivare a cambiare il proprio modo di essere.

L’iniziativa di Grandi Stazioni va proprio in questa direzione con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti prodotti all’interno dei propri asset ferroviari.

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