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Il porto sicuro di Enrico De Nicola

Anche un grande statista come il presidente della Repubblica Enrico De Nicola aveva bisogno di un’oasi di tranquillità

Negli spazi della villa dove visse e morì lo statista Enrico De Nicola, primo Presidente della Repubblica italiana, è l’oggetto di un Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale di Torre del Greco e La Città Metropolitana di Napoli.

A firmare il protocollo, che verrà sancito martedì 20 maggio alle ore 17.30, saranno Giuseppe Cirillo, vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, ente proprietario dell’immobile, e Luigi Mennella, sindaco di Torre del Greco.

Si tratta di un primo passo per l’intesa definitiva che porterà il Comune di Torre del Greco a ricevere una struttura in comodato d’uso gratuito per i prossimi vent’anni.

I due enti concorreranno a porre in essere un comitato paritetico di gestione chiamato a programmare e realizzare eventi, manifestazioni, mostre, incontri istituzionali e culturali nel segno della memoria di Enrico De Nicola, al fine di valorizzare e preservare questo importante edificio storico.

Si legge sul sito istituzionale del comune torrese che De Nicola … per sottarsi al caos della politica vi fece costruire la residenza in stile Liberty nel 1928, trascorrendovi tutta la sua vita. Da buon napoletano De Nicola era scaramantico: si racconta, infatti, che nel 1947 rimandò la firma del Trattato di Pace perché il giorno in cui avrebbe dovuto firmare cadeva di venerdì. Al contrario, invece, non gli piaceva parlare il napoletano, nonostante fosse un grande estimatore di Salvatore di Giacomo, che il presidente leggeva come rimedio al cattivo umore. La dimora in quegli anni divenne il luogo di incontro di personaggi di spicco come Benedetto Croce e Giovanni Porzio.

L’edificio, dopo la morte del grande statista, cadde gradualmente in rovina, e venne saccheggiato, fin quando, negli anni Sessanta, venne acquistato dagli eredi dalla Provincia, oggi Città Metropolitana.

Il progetto originario stabiliva che la sua funzione specifica dovesse essere quella di Centro Studi, essendo la biblioteca personale di De Nicola ricca di testi giuridici.

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