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Il Racconto, Alieni

Forme viventi giacciono immobili nel buio … Chi saranno questi esseri? Forse alieni?

di Giovanni Renella

Alieni è un racconto tratto da “Don Terzino e altri racconti” Graus Editore, Napoli, 2017

L’ambiente era completamente al buio.

La presenza di forme viventi si poteva solo intuire, ma era impossibile distinguerne la fisionomia.

I respiri erano regolari, le sagome immobili.

Il fetore, invece, si percepiva distintamente.

Avrebbe dovuto indossare una maschera antigas.

Purtroppo non ci aveva pensato, per cui si ritrovava costretta a procedere turandosi il naso con un fazzoletto.

Le veniva il sospetto che, da qualche parte, in un anfratto a lei sconosciuto, fosse stipata la carogna in putrefazione di chissà quale animale, mai neanche menzionato nei trattati di zoologia.

Costretta a procedere in quell’ecosistema, che già aveva visitato altre volte, sapeva che la sua unica salvezza era rappresentata dalla fonte di luce e dall’aria, ma in quel buio pesto sembrava un’impresa ai limiti del possibile.

Procedeva a tentoni, avendo cura di scansare le insidie che quell’ ambiente ostile, nella più totale oscurità, nascondeva alla sua vista.

L’aria, satura all’inverosimile di anidride carbonica, era irrespirabile, al punto da farle temere di perdere i sensi da un momento all’altro.

Avanzando avvertiva distintamente i respiri delle tre creature che popolavano l’area.

Vincendo la nausea, che le annunciava un imminente svenimento, riuscì a raggiungere il suo obiettivo.

E aprì la finestra.

Un’ondata di luce e aria fresca si diffuse nell’ambiente e l’ossigeno tornò a circolare nei suoi polmoni.

I suoi tre figli erano lì, che dormivano beatamente nel caos della loro stanza disseminata di scarpette da ginnastica maleodoranti all’inverosimile, calzini sporchi, che emanavano una puzza nauseabonda e felpe sudate, che sembravano essere state immerse in un concentrato liquido di cipolle andate a male.

Restò ancora qualche minuto a prendere aria dalla finestra aperta prima di procedere alla bonifica dell’ambiente.

Raccolse in una cesta quelli che, non molto tempo prima, erano stati capi di abbigliamento puliti e ben stirati e, per qualche attimo, restò indecisa fra il tornare a lavarli, restituendogli la dignità perduta o dargli fuoco, per mettere fine alla loro agonia.

Con quel fardello in braccio, uscì dalla stanza dei suoi figli, maschi e adolescenti, e per un attimo si voltò a guardare quei tre alieni, che amava più della sua vita.

 

Nato a Napoli nel ‘63, agli inizi degli anni ’90 Giovanni Renella ha lavorato come giornalista per i servizi radiofonici esteri della RAI.

Ha pubblicato una prima raccolta di short stories, intitolata “Don Terzino e altri racconti” (Graus ed. 2017), con cui ha vinto il premio internazionale di letteratura “Enrico Bonino” (2017), ha ricevuto una menzione speciale al premio “Scriviamo insieme” (2017) ed è stato fra i finalisti del premio “Giovane Holden” (2017).

Nel 2017 ha vinto il premio “A… Bi… Ci… Zeta” per i racconti bonsai.

Nel 2018 è stato fra i finalisti della prima edizione del Premio Letterario Cavea.

Alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Sette son le note” (Alcheringa ed. 2018) e “Ti racconto una favola” (Kimerik ed. 2018).

Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti “Punti di vista”, Giovane Holden Edizioni con cui ha vinto il Premio Speciale della Giuria al “Premio Letterario Internazionale Città di Latina”.

Nel 2020 alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Cento parole” e “Ti racconto una favola” entrambe edite dalla Casa Editrice Kimerik.

Con un racconto, pubblicato dalla Giovane Holden nel volume n.7 “Bukowski. Inediti di ordinaria follia”, è risultato finalista al Premio Bukowski 2020.

Sempre nel 2020, altre sue storie sono state selezionate e inserite nell’antologia “Io resto a casa e scrivo” edita dalla Kimerik.

Nel 2021 due sue favole sono state pubblicate nell’antologia “Ti racconto una favola 2021” ed. Kimerik.

A luglio 2021 un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia “Desiderio d’estate” ed. Ensemble.

Nel 2022 due suoi racconti sono stati pubblicati dalla Rudis Edizioni nelle raccolte “Storie d’estate” e “Pianeta Favole”

 

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