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Il sonno della ragione genera mostri

SAN GIORGIO A CREMANO (NA) – Un murale per restituire la bellezza al Parco Bacci in via Gramsci: l’iniziativa realizzata dall’Associazione Gioco di Squadra e Azione Cattolica, su un progetto finanziato dal presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Giordano. In sinergia con il sindaco Giorgio Zinno, l’idea di dipingere  l’opera Il sonno della ragione genera mostri sul muro perimetrale del Parco, rientra nel percorso di attenzione alle aree periferiche e decoro della città.L’opera riprende il dipinto del pittore spagnolo Francisco Goya rivisitata dagli alunni del Liceo Statale Don Milani di San Giovanni a Teduccio che hanno dato l’imprinting all’opera, completata poi dai bambini e ragazzi del quartiere.

All’inaugurazione del murale Il sonno della ragione genera mostri  hanno partecipato oltre al Primo Cittadino e al presidente del Consiglio, i residenti del Parco, i ragazzi dell’associazione Gioco di Squadra e dell’Azione Cattolica, e i bambini dell’oratorio della Chiesa di San Giorgio Martire, accompagnati da Padre Gaetanino Esposito.

L’affresco, 3×2 metri, reca un messaggio chiaro: non si può vivere  senza cultura e senza storia, perché sono i valori che devono plasmare la vita sociale.

«C’è bisogno anche di bellezza – ha sottolineato il sindaco Giorgio Zinno – in una città come la nostra, dove la cultura e l’arte hanno il potere di coinvolgere centinaia di persone. Questo è uno di quei casi. Grazie al presidente Giordano e alle associazioni che ci hanno presentato questa splendida idea, oggi il Parco Bacci non solo ha un’opera d’arte che abbellisce un muro prima triste e spento, ma  ha anche ragazzi e famiglie più responsabili e coinvolti emotivamente sia nella cura del murale che degli spazi comuni. Questo è un primo passo per una più ampia riqualificazione dell’area a verde, che andrà incontro alle necessità di  chi ci abita».

Così Giuseppe Giordano: «Abbiamo iniziato, con questa prima espressione di bellezza un dialogo con i residenti del Parco Bacci, quartiere ritenuto da molti critico. Ho deciso di finanziare da subito l’idea dell’associazione Gioco di Squadra, artefice del progetto. Poi il coinvolgimento di tanti bambini e adolescenti, in sinergia con l’amministrazione, hanno reso possibile quest’opera che siamo certi rappresenti il primo step di un percorso duraturo e volto al miglioramento delle condizioni di questo quartiere».

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