Cultura

La Cultura condivisa: un filare di Falanghina a Matera

Il distretto Sannio-Falanghina Città europea del Vino e Matera Capitale europea della Cultura celebrano il binomio Vino e Cultura con l’impianto di un filare nel parco Agoagri

MATERA – Nella Capitale europea della Cultura 2019 venerdì 12 luglio alle 18, sarà impiantato un filare di vite Falanghina

Il binomio Vino e Cultura si rafforza nel segno della Falanghina per celebrare l’anno della doppia capitale europea e rinnovare le relazioni con cui le comunità consumano, producono e preservano il cibo nella loro vita quotidiana, creando un ponte tra generazioni.

Dopo la presentazione a marzo del progetto BioWine | Biological Wine Innovative Environment per il trasferimento di buone pratiche per la tutela dell’ambiente in viticoltura, la Città europea del Vino 2019, Sannio Falanghina, torna ad essere protagonista nella Capitale europea della Cultura 2019.

Grazie alla partnership tra Matera 2019, Sannio Falanghina, Mammamiaaa e Consorzio Sannio Tutela Vini un giardino del territorio sarà arricchito da un intero filare di Falanghina.

L’evento si svolgerà a Agoragri, il parco urbano pubblico con orto sinergico in viale Italia, angolo via dei Normanni. La cerimonia è aperta a residenti, turisti e cittadini temporanei di Matera 2019.

Sarà un momento speciale per ricordare, ancora una volta, che il cibo e la terra non sono soltanto qualcosa da consumare, ma soprattutto cultura condivisa, una risorsa per intrecciare relazioni umane.

Proprio Mammamiaaa – progetto di Matera 2019, coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Casa Netural, in collaborazione con John Thackara e IdLab – ogni giorno realizza in tutta Europa incontri e pranzi in uno spirito di autentica convivialità: storie di cibo e di famiglia alla presenza di mamme, cugini e nonni, che ora avranno la possibilità di degustare anche la Falanghina.

La Capitale europea del Vino, Sannio Falanghina, si propone di promuovere buone pratiche in campo ambientale, sopratutto rivolte alle attività vitivinicole, e fornire un modello replicabile che sia di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei territori dei piccoli Comuni e per la costituzione di un sistema territoriale in grado di favorire un processo virtuoso di concertazione tra le varie amministrazioni, con la partecipazione delle imprese e dei soggetti socio economici interessati. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al territorio beneventano da Recevin, la rete delle 800 Città del Vino presenti in 11 Paesi europei.

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