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La festa della Candelora

di Giuseppe Zuzzullo

FRATTAMINORE (NA) – La Candelora o Festa della Presentazione al Tempio di Gesù viene celebrata dalla Chiesa il 2 febbraio. La festa venne introdotta tra il 492 e il 496 da Papa Gelasio I in onore della Purificazione della Madonna.

Sin dalla mattina la piazza Umberto I della cittadina del napoletano era gremita di fedeli e di turisti, come tantissimi cittadini di Frattaminore che vivono altrove e che puntualmente ogni anno ritornano per l’occasione.

San Simeone

Vengono portate in processione le statue del santo patrono e della Madonna con Gesù Bambino, e dopo la celebrazione eucaristica, officiata da don Aldo D’Alessandro, Gesù Bambino viene posto nelle mani della statua di San Simeone e comincia il festoso lancio dei confetti detti “ricci”.

La manifestazione religiosa, alla quale hanno presenziato il sindaco Giuseppe Bencivenga e l’intera Amministrazione comunale, è stata organizzata dal Comune di Frattaminore e la Parrocchia di San Simeone Profeta.

Durante la celebrazione della Candelora vengono benedette le candele, simbolo di Cristo, Luce che illumina le genti, che poi tradizionalmente vengono conservate nelle case dei fedeli.

Storicamente la Candelora cristiana ebbe origine nel Tempio di Gerusalemme: il Bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione, una prescrizione della Legge giudaica per i maschi primogeniti.

Riti propiziatori legati alla luce in questo periodo dell’anno esistevano anche in alcune tradizioni religiose precristiane.

Questo antico rito vuole segnare il passaggio tra il gelido inverno e la mite primavera: con la luce si opera il risveglio che prepara alla nuova stagione.

La festa celtica di Imbolc segnava il passaggio tra l’inverno e la primavera: dal freddo buio buio e freddo e al risveglio luminoso.

Per i Romani, invece, era una festa che simboleggiava l’inizio dell’anno, tempo invernale di semina. Si propiziava l’arrivo della primavera andando in processione con fiaccole per intercedere Lupercus, dio della fecondità e protettore delle greggi.

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