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La regola e il caso

Apre al pubblico l’esposizione diffusa La regola e il caso della Fondazione Menna a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani

SALERNO – Negli spazi dell’ex Casa del Combattentenella mattinata di lunedì 12 dicembre è stata presentata  la mostra diffusa nel tessuto urbano La regola e il caso. Opere dalla collezione della Fondazione Filiberto e Bianca Menna che sarà in esposizione dal 15 dicembre al 29 gennaio 2023.

La mostra è a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani.

Programmata e finanziata dalla Regione Campania (POC 2014-2020), prodotta e promossa dalla Scabec e dalla Fondazione Filiberto e Bianca Menna con il patrocinio del DISPAC | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno e del Centro ICT | Information and Communication Technology per i Beni Culturali dell’Università di Salerno, la mostra propone dipinti, sculture, incisioni e opere espressione della sensibilità aperta e curiosa di Filiberto Menna e Tomaso Binga, al secolo Bianca Pucciarelli Menna, dei quali raccontano frammenti di storia intellettuale e di passione civile attraverso la relazione con specifici spazi dell’arte e della vita culturale salernitana.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Pantaleone Annunziata, Amministratore unico della Scabec, Franco Alfieri, Presidente della Provincia di Salerno, Ermanno Guerra, delegato alla Cultura del Comune di Salerno, Bianca Menna e i due curatori della mostra, Antonello Tolve (Accademia di Belle Arti di Napoli) e Stefania Zuliani (Università degli Studi di Salerno), Letizia Magaldi, Presidente della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, che introdotto e moderato l’incontro.

L’itinerario espositivo coinvolge spazi significativi della città di Salerno, luogo natale di Filiberto e Bianca Menna, come l’ex Casa del Combattente, sede della Fondazione dove sono montati i video di performance organizzate da Binga tra il 1977 e il 2022, la Collezione ceramiche Alfonso Tafuri con tre opere di Nedda Guidi, l’Archivio di Stato con una meravigliosa tela di Carlo Alfano, Palazzo di Città con due opere di Renato Barisani e la Pinacoteca Provinciale con lavori di Georges Braque, Carlo Carrà, Marc Chagall, Otto Dix, Julius Evola, Paul Klee, Giorgio Morandi, Pablo Picasso, Enrico Prampolini, Luigi Veronesi.

La collezione donata circa due anni fa alla Fondazione Menna è finalmente aperta al pubblico – ha annunciato Letizia Magaldi, Presidente della Fondazione Filiberto e Bianca Menna – Ci auguriamo che la Fondazione possa diventare un polo delle arti per la città di Salerno e avere uno spazio museale dedicato alla mostra permanente delle opere, sia per consentire al pubblico di conoscere da vicino il patrimonio culturale di Filiberto e Bianca Menna, che permettere ad artisti, critici e giovani di confrontarsi e immaginare nuovi percorsi per la valorizzazione del proprio lavoro.

Un evento importante organizzato dalla Regione Campania attraverso la Scabec – ha dichiarato Pantaleone Annunziata, Amministratore unico della Scabec – Restituiamo opere importanti ai cittadini campani e anche ai tanti turisti che sono innamorati d’arte.

“La regola e il caso” è il titolo di un libro di Filiberto Menna pubblicato nel 1970, il cui sottotitolo è “Architettura e società” – ha spiegato Antonello Tolve, curatore della mostra – Partendo da un’apertura radicale di alcuni spazi importanti di Salerno, le opere hanno trovato una momentanea collocazione creando con quegli stessi spazi un rapporto di partecipazione e di compenetrazione. Questo per ricordare quale e quanta importanza ha avuto Filiberto Menna nell’ambito del Contemporaneo.

Stefania Zuliani, curatrice della mostra, ha ricordato che: La mostra vuole essere un’occasione per un coinvolgimento che parte anche dalla partecipazione degli studenti dell’Università di Salerno, che faranno un lavoro di mediazione e animazione e di laboratori didattici. Crediamo che una mostra sia un cantiere di idee, uno spazio d’incontro di una comunità che si riconosce in una storia come quella di Filiberto e Bianca Menna, una storia che appartiene a questa città. Le opere, nella loro diversità, ci mostrano che il modo di Filiberto Menna d’intendere la critica d’arte è sempre stato legato a una coscienza civile, non solo a un discorso estetico e di riflessione sul linguaggio dell’arte, ma anche alla capacità che l’arte ha di trasformare le nostre vite».

L’arte apre degli spiragli sconosciuti al resto della popolazione, può indicarci anche come raggiungere scopri precisi di trasformazione del mondo – ha dichiarato Bianca Menna Il pubblico che guarda un’opera fa sempre un confronto con la propria vita.

La mostra cade nel momento turistico di maggiore valorizzazione della città con Luci d’artista – ha ricordato Ermanno Guerra, delegato alla Cultura del Comune di Salerno –. In questi giorni si avvia anche l’esperienza della rete dei musei salernitani, ovvero quindici strutture museali che finalmente collaborano tra loro, alcune delle quali coinvolte dalla Fondazione Menna in questa bellissima iniziativa.

Quando le istituzioni si mettono insieme, progettano e impiegano risorse comuni, si raggiungono obiettivi insperati – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri Questo modello ideale, che è la formula per il successo di tutte le iniziative, deve diventare concreto, com’è stato per questo evento.

Bianca Menna con il sindaco Vincenzo Napoli

Dopo una visita alla ex Casa del Combattente, la preview stampa della mostra ha fatto tappa alla  Casa comunale, dove il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha potuto salutare i presenti e abbracciare Bianca Menna.

La regola e il caso disegna un percorso che lega la biografia intellettuale di Filiberto e Bianca Menna al tessuto urbano e alla storia recente della Città, di cui il visitatore può scoprire ulteriori racconti grazie ai contenuti di una applicazione mobile, realizzata nell’ambito del progetto VASARI dal Centro ICT per i Beni Culturali dell’Ateneo salernitano, in collaborazione con il DISPAC. Inoltre, sarà proposto un programma educativo per la scuola primaria e di mediazione per il pubblico della mostra, realizzato con la collaborazione degli studenti del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno.

Raccolte dal critico e storico dell’arte Filiberto Menna (1926-1989) e dall’artista e poeta Bianca Menna (1931), in arte Tomaso Binga, nel corso di una vita di comune impegno culturale e creativo, le opere della collezione della Fondazione Filiberto e Bianca Menna sono la preziosa testimonianza di una visione profondamente moderna dell’arte e della critica. Prendendo il nome dal libro dedicato nel 1970 da Menna al rapporto tra arte, architettura, design e scena urbana, La regola e il caso presenta una significativa selezione di opere provenienti da questa collezione unica donata nel 2018 alla Fondazione, attiva a Salerno e a Roma dal 1993. In particolare, il centro storico della città è stato nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento il territorio privilegiato in cui Filiberto Menna, allora docente all’Università di Salerno, ha sperimentato forme innovative di ricerca e promosso occasioni di dibattito e di intervento culturale. Un’avventura d’arte e di impegno pubblico di cui le differenti sedi espositive sono state teatro o specchio.

Giorni e orari di apertura della mostra

  • Ex Casa del combattente – Collezione ceramiche Alfonso Tafuri

Mercoledì, ore 16 – 19.30

Dal giovedì al sabato, ore 9.30 – 13 e 16 – 19.30

  • Palazzo di Città

Mercoledì, ore 16 -19.30

Giovedì e venerdì, ore 9.30 – 13 e 16 – 19.30

Sabato, ore 9.30 – 13

  • Pinacoteca Provinciale

Dal martedì alla domenica, ore 9 -19

  • Archivio di Stato

Mercoledì, ore 16 -18

Giovedì e venerdì, ore 9.30 -13 e 16 -18

Sabato, ore 9.30 -13

Per maggiori informazioni: www.scabec.it

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