Società

La strage di Natale

La strage del Rapido 904, avvenuta poco prima di Natale, quarant’anni dopo è una ferita ancora aperta

di Stanislao Scognamiglio

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – La sala riunioni, al primo paino di Villa Fernandes, contrassegnata dal numero civico 144 di via Armando Diaz, alle ore 18 di lunedì, 17 marzo ospiterà l’evento 1945 – 2025 80 anni di Libertà Conoscere la verità sulla strage del rapido 904 Napoli Milano.

Un’occasione, dopo anni di silenzio, promossa e organizzata dalla Rete Associativa verso il 25 Aprile, per porre gli accenti sull’attentato dinamitardo attuato intorno alle ore 19.08 del 3 dicembre 1984, in un congiunto unico atto, programmato da elementi mafiosi e da terroristi neofascisti.

Come minuziosamente pianificato, viene fatta scoppiare una bomba quando il convoglio ha lasciato da mezz’ora la stazione di Firenze e ha superato la stazione di Vernio, appena giunto a metà della grande galleria dell’Appennino, insistente tra le stazioni di Vernio e San Benedetto Val di Sambro.

È lo stesso tunnel, dove dieci anni prima, con le stesse modalità, è avvenuta la strage dell’Italicus.

L’esplosione di un ordigno ad alto potenziale, collocato nel vagone 9 di seconda classe del treno rapido Napoli – Milano, squarcia il treno e ne arresta la corsa.

Causato a metà galleria, lo scoppio e il conseguente spostamento d’aria producono un effetto devastante: carrozze squassate, porte divelte, vetri dei finestrini in mille frantumi, divenuti micidiali schegge impazzite.

Altrettanto terrificante il bilancio di vittime umane: i soccorritori constatano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 267.

L’agghiacciante quanto bieco e vile atto compiuto ai danni del convoglio ferroviario delle Ferrovie dello Stato, partito da Napoli e diretto a Milano, dai media nominato strage del Rapido 904 o strage di Natale.

A quarantun anni circa dalla spaventosa strage, agli illustri ospiti:

  • professore Gianpaolo Iannicelli dell’Università degli Studi di Napoli – Federico II
  • dottoressa Rosaria Manzo, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage Rapido 904
  • reverendo Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis,

è stato affidato l’onere di parlarne agli intervenuti, ponendo ben in evidenza la brutalità della mafia e l’intimo forte intreccio tra criminalità organizzata e terrorismo.

La cittadinanza è invitata a intervenire.

La foto di copertina è ANSA. Ritrae la carrozza di seconda classe del treno Rapido 904, squarciata dall’esplosione.

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