Cultura

L’Ambiente Umano nel Paesaggio è una stella

L’Ambiente Umano nel Paesaggio è come una stella formata da linee che si intersecano: ogni punta indica un elemento che lo compone

GALLIPOLI (LE) – Nella bellissima cittadina della costa pugliese si terrà il II Incontro di Studi internazionali II paesaggio euro-mediterraneo tra segni, immagini e identità. Strategie comunicative e operative.

Nel corso dell’incontro di esperienze esposte da illustri studiosi saranno affrontate le problematiche indicate dalla cosiddetta Convenzione di Firenze sottoscritta  nel 2000 da sei Paesi europei.

Il convegno è stato fortemente voluto, nonchè organizzato dal professor Ciro Robotti (nato a Portici, classe 1930), professore ordinario di Percezioni e Comunicazioni Visive dell’Architettura nella  Università della Campania Luigi Vanvitelli, già docente di Storia dell’Architettura e Percezioni e Comunicazioni Visive al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Pescara.

Il comitato organizzativo è composto dall Esimio Professort Alfredo Buccaro, Università Federico II di Napoli, Ciro Robotti, Direttore della Collana di Studi Storici Imagines e Attilio Caputo, Direzione Generale Caroli Hotels.

Dal 24 al 27 marzo docenti e studiosi provenienti da più Paesi del bacino del Mediterraneo scambieranno i propri saperi negli spazi dell’Hotel Club Bellavista  e discuteranno delle relative problematiche incentrate sul ruolo fondamentale svolto dei centri urbani nella storia antica e moderna che hanno consentito lo sviluppo della civiltà mediterranea.

L’ Ambiente Umano e il Paesaggio storico Mediterraneo è il tema dell’Incontro, affrontato con approccio multidisciplinare, …  dalla storia dell’arte, dell’architettura e della città all’iconografia storica urbana e alla cartografia, dall’archeologia alla storia economica, a quella dei materiali da costruzione e del loro impiego tecnologico , cromatico e della tutela.

Lo SpeakersCorner ha chiesto al professor Ciro Robotti come va inteso l’ambiente dell’uomo nel Paesaggio di natura.

A questo  secondo incontro – che non si è tenuto l’anno passato causa Covid – partecipano esperti e scienziati internazionali. Un simposio che non focalizza solo gli ambienti d’Italia, ma altresì di Francia, Germania, Spagna Croazia, Iran, Tunisia, Cipro, Siria.                                                                                                                        La discussione verterà sull’ambiente nel  Paesaggio euro-mediterraneo, paesaggio che non va inteso come 

Il Paesaggio innanzitutto non è” panorama” , ovvero ciò che vediamo stando in un luogo mentre lo sguardo va verso l’insieme con superficiali acquisizioni, Paesaggio, invece, indica una molteplicità di luoghi, di Architetture di Territorio, di  animali, di giardini, la Natura, le abitazioni, la geografia, ovvero tutto ciò che include  il  territorio. Le conoscenze sono ad indirizzo multidisciplinare e le culture che l’uomo ha lasciato sul territorio.

E le immagini e l’identità?

Sono tutti  immagini che creano l’identità di ciascun luogo in quanto variabile delle società nel tempo.  .                        Il tema è sui  diversi Ambienti euro-mediterraneo, e con l’impronta della civiltà greco-romana Tutti i conferenzieri- di forte caratura internazionale hanno documentato , a seguito di esperienze svolte sul campo sui vari temi prima indicati.

Come saranno individuate le strategie comunicative e operative?

Attraverso il contributo di idee di ogni partecipante. Il fine dell’incontro è l’individuazione delle strategie di pianificazione più opportune per ritrovare applicazioni innovative alle risorse umane di ciascun luogo del bacino del Mediterraneo, in rapporto agli interessi collettivi, come bloccare l’inquinamento, giunto a livelli insostenibili, o risolvere il problema delle scorie nucleari. Sentiti i pareri dei circa trenta partecipanti, si cercherà di trovare un modo per mettere in rete i vari ambienti, così da realizzare al meglio le strategie operative, secondo le direttive della Convenzione europea del Paesaggio.

La Convenzione europea del Paesaggio è stata ratificata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000 ed è stata aperta alla firma dei 32 Stati membri dell’organizzazione a Firenze il 20 ottobre 2000. Si prefissa di promuovere la protezione, la gestione e la pianificazione dei paesaggi europei e di favorire la cooperazione europea.

E l’Italia come sta operando?

Con la recente riforma, è stato introdotto nell’articolo 9 della Costituzione italiana un comma che sancisce la tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico del nostro Paese. Recita testualmente:La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. La Tutela dell’ambiente umano costituisce lo specifico patrimonio storico e artistico  della Nazione”. È già un buon risultato.

Il territorio è una stella formata da linee che si intersecano. Ogni punta indica una direzione: Ambiente umano e naturale, Risorse naturali e rinnovabili,  Storie e architetture, Geografia, flora e fauna, Dimore urbani e rurali. La stella è un “riassunto” visivo degli elementi dell’Ambiente la cui summa è il Paesaggio.

 

 Perché la scelta di Gallipoli come punto d’incontro?

La comunità scientifica ha indicato Gallipoli, che peraltro emerge per bellezza ambientale e storie, quale emblema dell’intera regione salentina, insieme con altri luoghi di Italia tra cui Napoli, Roma, Genova, Venezia.

Oltretutto, una scelta fortemente simbolica: tracciando una linea ideale tra lo Stretto di Gibilterra e la Siria, si trova giusto al centro del Mar Mediterraneo.

Infatti, intratterrò i miei ospiti sotto i Pini di Aleppo, non sotto i nostri Marittimi.

Programma degli incontri

Caroli Hotels

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