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A scuola d’Infiorata

La conservazione e promozione dell’Infiorata porticese, un’antica tradizione trasferita ai piccoli allievi del Don Peppe Diana

di Ciro Santisola

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI –  Nella sala professori del 3° Istituto Comprensivo Don  Peppe Diana , con sede alla Via San Cristoforo di Portici, lo scorso lunedì 3 febbraio si è tenuto un tavolo tecnico sulla conservazione e la promozione dell’Infiorata porticese.

All’incontro, promosso dall’Assessore all’Istruzione al Comune di Portici, Avvocato Luca Manzo, hanno preso parte:

il Dirigente Scolastico, Giuliana Novelli, i docenti Laura Arillotta, Giuseppe Carotenuto, Lucia Cascella, Claudio Cuomo, Annalisa De La Ville, Giuseppina Improta, Maria Luisa Pugliano, Nicoletta Scognamiglio e la professoressa Lina Misasi dell’Associazione Tells Italy.

Dopo il saluto di benvenuto porto ai presenti dalla Dirigente Scolastica Dirigente, dottoressa Giuliana Novelli, e il breve flash sull’origine dell’esecuzione artistica dell’Infiorata porticese, vero vanto della tradizione locale, agli insegnanti di materie letterarie nonché di arte e immagine, i maestri infioratori Angelo Di Napoli e Francesco Mondanaro, zoccolo duro dello storico gruppo porticese Infioratori Cappella San Ciro e, il dottor Stanislao Scognamiglio, esperto conoscitore dell’arte effimera, hanno illustrato le finalità del progetto Tradizione e non solo … con noi giovani protagonisti. Hanno poi fornito chiarimenti sul perché proporlo al mondo della Scuola, indirizzandolo, in particolar modo, ai ragazzi delle classi della scuola dell’obbligo.

Da dx: Sergio Boschetto e Luigi Russo, “inventori” del Tappeto verticale

Gli autori del progetto, al fine della conservazione e della promozione dell’Infiorata, mirano al conseguimento dei peculiari obiettivi:

  • diffondere presso i giovani la conoscenza della ultra centenaria realizzazione dell’Infiorata;
  • far acquisire agli stessi, con il fattivo coinvolgimento, le necessarie conoscenze di tutte le diversi fasi della sua lavorazione
  • individuare nei giovanissimi i futuri operatori, capaci di mantenere viva e tramandare alle future generazioni questa particolare espressione artistica.

Così come concordato con i docenti coinvolti, lunedì 17 febbraio, con un intervento frontale, tenuto nell’aula convegno dell’Istituto Comprensivo Don Peppe Diana, è stato dato il via alla prima fase esecutiva del progetto.

Ai partecipanti, giovanissimi allievi delle prime classi della Scuola Secondaria di primo grado, già dai loro rispettivi docenti informati sui contenuti del progetto, il dottor Stanislao Scognamiglio, con una semplice e chiara panoramica, ha dato un’illustrazione storica circa:

  • la nascita dell’Infiorata,
  • la sua progressiva diffusione dal Vaticano al Lazio, e da lì all’intero territorio nazionale italiano,
  • la sua presenza oggi in diversi paesi del mondo,
  • il suo arrivo a Portici, avvenuto nella prima metà dell’Ottocento,
  • l’esecuzione del mosaico vegetale,
  • il soggetto del quadro fiorito: realizzazione a carattere sacro e/o civile,
  • la sua azione socializzante e di condivisione di temi: maestri infioratori di diversi Paesi, infatti, all’unisono in più occasioni, hanno approntato infiorate riguardanti la o la festività religiosa o la coesistenza pacifica dei popoli.

 

Dopo ave accennato al concetto di arte effimera, il relatore si è poi soffermato sulla storia del tappeto di fiori a Portici. Riferendo l’evoluzione del manufatto nel tempo, ha accennato:

  • al cambio di denominazione da tappeto di fiori a infiorata,
  • alla classica posa in opera orizzontale sul selciato delle strade, all’innovativa forma verticale sospesa al balcone,
  • all’impiego di materiali integrativi e/o alternativi.

Nel corso dell’esposizione, a cura degli artisti del petalo, e non solo, Angelo di Napoli e Francesco Mondanaro, sono state proiettate in loop immagini d’archivio di tappeti – infiorate, allestiti nel giorno della festa patronale di San Ciro nell’arco temporale 1921-2024.

Superata la parte introduttiva, come previsto dal progetto, in due incontri in programma per il prossimo marzo, i giovani allievi seguiranno le esposizioni teorico – pratiche con l’esercitazione di disegno e la composizione del quadro.

(La foto di copertina è di Angelo Di Napoli)

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