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L’IZSM partecipa a Eruzioni del Gusto

Anche l’IZSM, una bella realtà di Portici poco conosciuta dai cittadini, sarà a Pietrarsa per Eruzioni del Gusto, evento che verrà inaugurato sabato 12 ottobre alle ore 10.30 dal Governatore De Luca

PORTICI (NA) – Anche l’IZSM | Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno parteciperà alla II edizione di Eruzioni del Gusto, evento enogastronomico promosso dall’associazione culturale ORONERO – Dalle scritture del fuoco in programma dal 12 al 14 ottobre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. 

Sarà il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a tagliare il nastro sabato 12 ottobre alle ore 10.30 a Pietrarsa. 

L’ IZSM, Ente sanitario di diritto pubblico, ha sede all’interno del Parco Superiore della Reggia borbonica nel centro di Portici.

L’accesso all’IZSM è da via Salute, separato da un cancello dal Parco Gussone, che invece è in uso al Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II. È quindi un Ente autonomo, anche se pochi porticesi conoscono le sue realtà.

Il sindaco Cuomo e il direttore generale Limone

L’I.Z.S.M., diretto dal dottor Antonio Limone, opera nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria.

Centrale il ruolo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno nella sicurezza alimentare e nelle azioni di valorizzazione del cibo campano e della biodiversità della regione con progetti tesi alla tutela delle piccole produzioni locali. L’Izsm è il luogo dove si declina un trinomio indissolubile: Ambiente cibo salute.

I campi di attività sono:

  • ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di base o finalizzata allo sviluppo delle conoscenze nell”igiene e sanità veterinaria; all”igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche; alla produzione di tecnologie e metodiche necessarie al controllo dello stato sanitario degli animali, della salubrità degli alimenti di origine animale e dell” alimentazione animale; all”aggiornamento ed alla formazione di veterinari e degli altri operatori;
  • accertamento dello stato sanitario degli animali e della salubrità dei prodotti di origine animale, anche come laboratorio indipendente per terzi (autocontrollo);
  • supporto tecnico e scientifico all”azione di farmaco-vigilanza veterinaria

L’edificio dell IZSM dispone di aule, laboratori, sale conferenze e sale museali. Alle normali attività d’istituto, riguardanti l’igiene e la sicurezza degli alimenti, si associano importanti iniziative didattiche, calibrate a seconda della fascia d’età dell’utenza.

L’Istituto ha una lunga tradizione che affonda le sue radici nel Reale Istituto di Incoraggiamento alle Scienze Naturali, fondato nel 1806 per impulso di Giuseppe Bonaparte. Il Reale Istituto, la più antica delle Accademie sorte nel Mezzogiorno d’Italia, assunse un indirizzo prettamente scientifico, sociale ed economico. Il primo presidente fu il ministro dell’Interno Francesco Andrea Miot.
Nel 1924 furono dati in concessione al Reale Istituto circa due ettari del Bosco Borbonico, nel Comune di Portici, attuale sede dell’Istituto.
È del 1970 la variazione della denominazione che ha portato alla nascita dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e ha definito la figura giuridica di tutti gli IZS operanti in Italia, mentre nel 1974 fu ridefinita la competenza territoriale dell’IZSM che comprende, a tutt’oggi, Campania e Calabria.

In particolare, il Museo Storico dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno può essere definito Il luogo della nostra memoria, perché esso costituisce la testimonianza delle radici da tramandare alle future generazioni, ai fini dello studio e dell’ educazione, attraverso oggetti reali che aiutano a scoprire ed a conoscere la tradizione e la specificità dell’Ente. Comprende una collezione di numerosi reperti animali e di antiche strumentazioni di laboratorio.

L’inaugurazione del Museo si tenne l’8 Giugno 2007, in occasione della fase finale degli eventi celebrativi del bicentenario della fondazione dell’Istituto. È ubicato al piano interrato del corpo centrale dell’Istituto, in un ambiente di notevole e suggestivo pregio architettonico risalente al 1927, utilizzato fino alla metà degli anni ‘80 come Laboratorio di Virologia.

L’area museale si estende su una superficie di circa150 m² e comprende una collezione di numerosi reperti animali, molti dei quali di particolare interesse anatomo-patologico. Una parte consistente dei campioni animali esposti al museo risalgono agli anni ‘20, periodo in cui l’IZSM annoverava tra le proprie strutture il Parco di Quarantena del lago Fusaro.

I due principali elementi di attrazione del Museo sono rappresentati dall’esemplare imbalsamato di Tartaruga Caretta caretta e dallo scheletro di Delfino Stenella striata, entrambi provenienti dal mare che bagna la Campania. I due reperti esercitano una fortissima suggestione sui visitatori.

Come pure il caso della tigre, ritrovata nella provincia di Benevento, morta in circostanze misteriose, il cui cranio fa parte della collezione.

Oltre alla collezione di campioni animali, il Museo comprende vetrine in cui si conservano strumenti ed apparecchiature storiche dei laboratori dell’IZSM. Si ha così modo di ripercorrere una parte importante della storia e dell’evoluzione tecnologica della strumentazione analitica in ambito scientifico, dalla fine degli anni ‘30 ad oggi.

Il Museo dell’IZSM offre quindi spunti di riflessione che spaziano dall’evoluzione delle strumentazioni analitiche, connesse al progresso scientifico, alla biodiversità e al rispetto dell’ecosistema. Organizza perciò percorsi didattici volti alla promozione della cultura ambientale, della sicurezza e dell’igiene degli alimenti ed alla prevenzione degli infortuni domestici.

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