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Massimo Perrino, Il tempo che non vola

NAPOLI – Alla Casina Pompeiana della Villa Comunale in via Riviera di Chiaia giovedì 21 marzo, alle 17.30, negli spazi dell’Archivio storico della Canzone Napoletana il giornalista Massimo Perrino presenterà la sua raccolta di poesie napoletane Il tempo che non vola, Graus Edizioni.

All’incontro interverranno Antonello Perillo, responsabile del TGR Rai della Campania, Gino Aveta, autore e regista Rai e Roberta Beolchi, Presidente Associazione Edela.

Il tempo che non vola, è una raccolta di poesie napoletane che parlano di affetti, amicizia, sentimenti, emozioni, ma che affrontano anche temi più attuali, come il dramma del femminicidio.

«Ho scelto questo titolo –  ha spiegato l’autore  Massimo Perrino – perché c’è un tempo che vola, ma per fortuna c’è anche un tempo che non vola. È il tempo delle emozioni, dei ricordi, di ciò che resta impresso nella nostra mente e nel nostro cuore per sempre».

Ironia, delicatezza e sensibilità e la capacità unica di tenere insieme l’alto e il basso, di entrare nel vivo dei sentimenti, tutte caratteristiche che informano l’intera raccolta e che emergono, e non a caso, nella poesia scritta contro la violenza sulle donne, «contro quegli uomini che si ritengono dei re ed invece in realtà valgono zero».

Il tempo che non vola, versi in cui l’autore riesce a scrivere «… con intensità su un tema così delicato», tanto da decidere di devolvere il ricavato dei diritti d’autore all’Associazione Edela, che tutela e sostiene gli orfani di femminicidio e le famiglie affidatarie.

L’autore. Massimo Perrino, napoletano, giornalista professionista, è stato portavoce del Presidente … del Senato e da più di 15 anni è un punto di riferimento per la stampa parlamentare. Appassionato di teatro e di poesia, ha deciso di pubblicare la sua prima raccolta in napoletano, sollecitato da un’icona del giornalismo come Sergio Zavoli, suo primo estimatore, mentre il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano ha firmato la prefazione. Tra i suoi maestri anche Giulio Baffi, Antonio Sasso e l’indimenticato Emiddio Novi.

Dalla prefazione di Gennaro Sangiuliano:

«Massimo Perrino è un poeta a tutto tondo, nel senso esistenziale del termine. La sua poesia ruota attorno all’essere, affacciata su situazioni apparentemente semplici ma che poi si rivelano essere tessere di un mosaico che compone la dimensione umana. La scelta della lingua napoletana non è legata solo alle origini del poeta ma alla possibilità di adoperare un linguaggio che ha insito in sé i suoni della poesia. A cominciare dal grande Salvatore Di Giacomo, a E. A. Mario, a Ferdinando Russo, a Raffaele Viviani, fino all’indimenticabile Eduardo De Filippo, la poesia napoletana ha declinato sentimenti e cultura. Perrino si inserisce con successo in questo solco. I temi della sua poesia sono molteplici, dall’amore per la donna, agli affetti di famiglia, all’ambiente, alle situazioni di vita più classiche. Momenti su cui generazioni di poeti si sono misurati ma sui quali l’autore inserisce originali visioni e spunti di modernità».

 

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