MAV e i suoi percorsi virtuali
Con #virtualMav esperienze sempre più ricche e interessanti: il Museo MAV di Ercolano propone percorsi virtuali per #iorestoacasa
Il MAV | Museo Archeologico Virtuale, come tutti i musei in Italia, è chiuso fino al 3 aprile. Continua però a lavorare per offrire ai visitatori un’esperienza sempre più ricca e interessante. In attesa di potervi ospitare nelle nostre sale, propone un tour virtuale che illustrerà quello che si potrà vedere al sito di Ercolano.
Il percorso si articola in quattro parti:
- area dedicata allo scavo di Ercolano, un percorso che ci farà rivivere i cunicoli sotterranei in cui si muovevano i primi ricercatori,
- area dedicata ad alcuni edifici pubblici, come il Teatro Antico, le Terme Centrali di Ercolano o il Foro di Pompei,
- area dedicata alle varie domus pompeiane e le sue pitture,
- area dedicata al sapere riguardante la Villa dei Papiri e alle nuove tecnologie.
I percorsi virtuali si potranno seguire sulle pagine Facebook, Twitter, Instagram o con la newsletter del MAV.
- Casa del Citarista
La casa fu denominata del “Citarista” in seguito al rinvenimento di una statua bronzea di Apollo citarista, collocata nel peristilio. L’edificio apparterrebbe ai Popidii, una famiglia pompeiana. La domus disponeva di due atri e di tre peristili.
- Casa del Poeta Tragico
Questa casa, sebbene di ridotte dimensioni, è una delle più eleganti e decorate di Pompei. Deve il suo nome alla decorazione musiva raffigurante la Prova teatrale di un coro satiresco, rinvenuta nella casa ed oggi conservata al Museo Archeologico di Napoli.
- Le domus
La domus era un tipo di abitazione utilizzata nell’antica Roma. Era un domicilio privato urbano, ovvero, dentro delle mura della città. La domus si sviluppava in orizzontale ed era composta da molte stanze con funzioni diverse.
- I gioielli
Grazie ai programmi di computer grafica si possono ammirare alcuni esempi dei gioielli e dei preziosi recuperati negli scavi. La loro conservazione è stata possibile grazie alla coltre di pomici e ceneri che si era depositato su questi oggetti.
- la Schola Armaturarum, conosciuta dai turisti come la ‘Casa dei Gladiatori’ di Pompei.
Negli ultimi anni si è lavorato per mettere in sicurezza la struttura e per riportare con sopraffine tecniche di restauro i dipinti, gli affreschi e le decorazioni. - l’area Sacra di Ercolano: Nel museo, grazie a un sistema di multiproiezione e a uno speciale software di gestion che consente una visione a 360°, e, si può ammirare la ricostruzione dell’Area e lo splendido panorama che riempiva lo sguardo di un antico abitante di Herculaneum. Disponeva di vari ambienti e due templi affiancati, dedicati rispettivamente a Venere e a quattro divinità. Qui si riuniva il collegio dei Venerei. Dal primo ambiente furono staccati due affreschi di soggetto mitologico. Dal secondo provengono invece due statue femminili togate senza testa e un’ara marmorea dedicata a Venere da una liberta della famiglia dei Marii.
- il foro di Pompei, piazza principale e centro politico, economico e religioso. Sul perimetro delimitato da colonnati si affacciavano edifici di ogni tipo: botteghe e taverne, nel rispetto della sua funzione pubblica.Di giorno la piazza era popolata da persone di ogni estrazione sociale che svolgevano le loro mansioni quotidiane. Di notte, invece, il foro era popolato dall’esercito dei soldati romani che avevano il compito di controllarla.
- Il complesso delle terme centrali era composto da due parti, una riservata agli uomini e l’altra alle donne e avevano una fondamentale funzione pubblica da parte di ogni ceto sociale, in orari differenti e ad un costo molto basso. Svolgevano anche un’ importante funzione sociale: si discuteva di affari o si incontravano gli amici, si praticava ginnastica e si sollevava lo spirito e il corpo dal lavoro quotidiano. Le donne approfittavano di quel luogo per incontrare amiche e chiacchierare. Di particolare interesse sono i mosaici pavimentali i cui motivi prevalenti erano marini o geometrici.
- il teatro, primo edificio dell’antica Ercolano, fu costruito in età augustea dell’architetto Numisius. Uno dei teatri meglio conservati della civiltà romana.Alle spalle del teatro si trovava un porticato colonnato nel quale il pubblico poteva intrattenersi durante gli intervalli delle rappresentazioni