Pietrarsa, il progresso
Un polo industriale, punto di riferimento per il territorio vesuviano e antesignano del progresso di tutto il suolo italico
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – La sala convegni di Villa Fernandes, bene comune confiscato alla malavita organizzata, al civico 144 di Via Armando Diaz, alle ore 10 di sabato 26 aprile, accoglierà la presentazione del volume Pietrarsa. Da industria modello alla strage del 1863 e alla sua fine.
Una monografia del sangiorgese Vincenzo Gulì, docente e fine ricercatore di storia patria, scritta per ricostruire una significativa storia del primo complesso industriale italiano: il Real Opificio Meccanico, Pirotecnico di Pietrarsa.
Un polo siderurgico, sorto per volontà di Ferdinando II di Borbone, sovrano del Regno delle Due Sicilie tra i comuni di San Giovanni a Teduccio, oggi quartiere periferico di Napoli, e Portici, con il precipuo intento, come dichiarava il regnante all’atto della fondazione dello stabilimento, di affrancare il Regno dalla dipendenza straniera per quanto riguardava la costruzione delle macchine a vapore, la produzione di rotaie, il personale di macchina, locomotive.
Diveniva, in breve tempo, un polo industriale, netto punto di riferimento per tutto il territorio vesuviano circostante e, nel contempo, un incentivo per il progresso della nazione. Questo progresso economico è bruscamente interrotto all’unificazione italiana per ragioni politiche, arrecando crescenti problemi alla classe operaia che pacificamente protesta nell’agosto 1863. La sanguinosa e immotivata repressione di un battaglione di bersaglieri semina morti e feriti tra i lavoratori. Pietrarsa è destinata ad una morte lenta, come tutto l’apparato produttivo del Mezzogiorno d’Italia.
Nonostante le continue e crescenti difficoltà, seppur stentatamente, l’Opificio di Pietrarsa continuava a produrre per oltre un secolo, fino alla chiusura definitiva avvenuta nel 1975.
Alla presentazione, introdotta e moderata da Enzo Bonadies coordinatore del BLab Associazione Culturale Portici, interverranno e dialogheranno con l’autore Vincenzo Gulì Italo Iozzolino, fondatore del Circolo I Vesuviani e Aldo Vella, promotore del Laboratorio Ricerche & Studi Vesuviani Editore.
La monografìa di Vincenzo Gulì, in formato brossura, è stata pubblicata nello scorso febbraio dall’Editore Yucanprint.
Si ricorda che la partecipazione all’evento letterario Pietrarsa. Da industria modello alla strage del 1863 e alla sua fine è del tutto libera e gratuita.
Grazie della segnalazione
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la ringarziamo per l’attenzione prestataci