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Pio IX, il pontefice, lo statista, l’uomo

Pio IX, un papa “scomodo” e calunniato, fu un grande pontefice e un grande statista. La permanenza porticese nel libro di Stanislao Scognamiglio

PORTICI | CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella  Sala Cinese della Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II, in via dell’Università, lo scorso 26 aprile è stato presentato Portici papale 1849-1850, ultimo libro dello storico porticese Stanislao Scognamiglio.

Dopo i saluti del Professor Francesco Pennacchio, Vicedirettore del Dipartimento di Agraria, del Dottor Vincenzo Cuomo, Sindaco della Città di Portici, di S. E. Monsignor Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra, e del Dottor Carlo Caccavale, Presidente della Fondazione San Bonaventura, nel corso del dibattito, moderato da Fra Roberto Sdino, ofmconv, giornalista, hanno dialogato con l’autore la Professoressa Giuseppina Scognamiglio, Docente di Letteratura teatrale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e il R. P. Claudio Joris, Guardiano del Convento Sant’Antonio.

L’opera di Stanislao Scognamiglio, in due volumi, si è avvalsa della presentazione firmata da S. E. Monsignor Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli, e della prefazione del Vescovo Di Donna.

Il dibattito, assai vivace, ha coinvolto il folto pubblico presente. Si è parlato della stesura del libro, una forma di diario di quegli intensi sette mesi della permanenza di papa Pio IX (4 settembre 1849 – 4 aprile 1850), del rigoroso lavoro e la citazione minuziosa delle fonti. Soprattutto, è stato sottolineato che in quel pur breve periodo Portici assurse a capitale della Cristianità: la Città vesuviana ospitò nella sua Reggia il Consiglio di Stato e i membri della Curia pontificia, vi vennero ricevuti ambasciatori dei Paesi stranieri, accreditati presso la Santa Sede.

L’ultimo Papa Re, detentore di potere assoluto, nello stesso tempo si comportò da pellegrino, lasciando, per quanto possibile i fasti che competevano al suo stato, mescolandosi con la gente, tentando persino – pare con poco successo – di imparare a parlare in Napolitano.

Certamente Pio IX fu un Papa scomodo in tempi rivoluzionari e anticlericali. Inoltre nel 1854 promulgò il dogma dell’Immacolata Concezione, … con la conferma del primato di Pietro e dell’infallibilità papale nel Concilio Vaticano I (1870) e soprattutto con la condanna, contenuta nel Sillabo (1864), dei “principali errori del nostro tempo.

Nel 1878, anno della sua morte, fu proclamato venerabile, ma solo nel 2003 con Giovanni Paolo II divenne beato. Il pontefice affermò che … in mezzo agli eventi turbinosi del suo tempo, egli fu esempio di incondizionata adesione al deposito immutabile delle verità rivelate.

La figura di Papa Pio IX, al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, spesso calunniato, andrebbe rivalutata, sia teologicamente che politicamente. Il suo lungo pontificato, durato 32 anni, il più lungo dopo quello di Pietro, offre diversi spunti di riflessione che andrebbero maggiormente approfonditi.

Speranzosi, aspettiamo dunque che lo storico Stanislao Scognamiglio ci faccia un nuovo regalo.

La vendita dei due volumi, editi in compartecipazione dalla Biblioteca Sant’Antonio (Fondazione San Bonaventura) e dalla De Porticibus (Stanislao Scognamiglio), realizzati dalla Tipografia Effegi, non è un’operazione commerciale.

Si sottolinea che si tratta di un ulteriore mezzo per raccogliere fondi da destinare alle opere di carità attuate dai Frati francescani del convento di Sant’Antonio di Portici, afferente alla Provincia Religiosa Napoletana dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali.

L’evento, ospitato dal Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federiciano, nell’ambito delle attività culturali rivolte al territorio, curato dalla Fondazione San Bonaventura in uno con la Famiglia Religiosa della Provincia di Napoli dei Frati Minori Conventuali, ha goduto del patrocinio morale della Cittá di Portici.

 

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