CulturaScienza e Ambiente

Portici, un campus senza muri né barriere

di Tonia Ferraro

PORTICI (NA) – Nel Galoppatoio coperto della Reggia in via dell’Università, sede del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II, dopo la presentazione di Portici Meta del Turismo Scientifico in Campania, progetto della Fondazione Portici Campus rivolto alle scuole, prosegue la mostra scientifica espositiva. Gli stand informativi del Dipartimento di Agraria, dei centri di ricerca e delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa sono rimasti aperti dal giorno dal 5 novembre a disposizione delle interessatissime scolaresche.

Bambini e ragazzi delle scuole del territorio vesuviano accompagnati dai loro docenti, accolti dalle hostess al desk e rallegrati dai palloncini colorati offerti da McDonald’s, si sono soffermati interessati ai gazebo, dove esperti hanno spiegato loro la finalità dei propri studi e i metodi di realizzazione.

LoSpeakersCorner ha brevemente raccolto le impressioni degli operatori scientifici. Da sottolineare l’entusiasmo dei ricercatori nel trasferire la loro materia alle future generazioni, nell’illustrare gli esiti delle loro ricerche che senza felici intuizioni come quella della Fondazione Portici Campus rischiano di rimanere di “nicchia”.

  • Lo stand della sezione di Economia Agraria del Dipartimento dell’Università Federico II ha portato avanti la promozione delle verdure amare, così che i consumatori possano variare la loro dieta e “accettare” questi vegetali della famiglia delle Brassicaceae friarielli, broccoli, cavolfiori, ecc. – come è già successo per il caffè non zuccherato o il cioccolato fondente. Le Brassicaceae contengono sostanze che prevengono disturbi all’apparato digerente. Dopo una selezione genetica, l’industria alimentare per incontrare il favore dei consumatori li propone senza questo retrogusto. Illustrandone le proprietà benefiche, si vuole che ne vengano apprezzate le sostanze salutari. Gli umani tendono ad evitare l’amaro perché in senso evoluzionistico segnala il veleno. Sennonché, assunto in piccole quantità, il veleno con i suoi acidi grassi aiuta la digestione, previene patologie cancerose. A fronte dei molteplici benefici, vale perciò la pena superare il primo impatto e accettare il gusto amaro.
  • La Cooperativa sociale di San Giorgio a Cremano Litografi Vesuviani ha invece messo in mostra i propri prodotti coltivati nell’Orto di Portici, dove l’ecosostenibilità e la genuinità della strategia km0 viene coniugata all’inclusione nella società di persone con problemi mentali, offrendo loro opportunità di inserimento nel lavoro. Aggiunge all’attività agricola laboratori di cucito e di serigrafia. Il gruppo, 12 persone, in un anno è stato in grado di produrre manufatti che vengono proposti attraverso un gruppo solidale di vendita. Litografi Vesuviani sarà presente con uno stand al Mercatino di Natale che di terrà dal 2 al 21 dicembre a Pietrarsa.
  • L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno attraverso il materiale divulgativo e di laboratorio e di un microscopio ha spiegato alle scolaresche l’importanza dell’IZSM. L’istituto, ente biregionale sanitario, conduce attività di ricerca e analitica in campo alimentare e chimico. In laboratori altamente specializzati effettua quotidianamente controlli sugli alimenti di origine animale, oltre ad essere presente in emergenze sanitarie. Vigilare sulla intera filiera enogastronomica riveste una importanza fondamentale: se animali e Ambiente sono sani, ne beneficia anche l’Uomo.
  • Il CAISIAl (Centro di ricerca per l’Industria Alimentare) si occupa dell’innovazione dei processi produttivi e degli alimenti. Suddiviso in varie sezioni, nello stand espositivo è illustrata l’acquacoltura, volta alla crescita di alghe e allevamento di prodotti ittici. In particolare è stata presentata la Spirulina, una microalga che ha diverse proprietà e un elevato contenuto di proteine: oltre il 60% in un grammo di prodotto essiccato. Contiene inoltre aminoacidi essenziali. Già si trova in commercio: in polvere, da usare come spezia per arricchire insalate, ad esempio, e come ingrediente della pasta e del cioccolato o come colorante alimentare blu, la fitocianina, forte antiossidante, nonché l’unico naturale disponibile. Oltre all’approccio nutrizionale, le alghe vengono anche usate in cosmetici curativi, come la Galdieria Sulfuriaria, isolata alla Solfatara di Pozzuoli: ricca di zolfo è eccellente per l’acne. E ancora la marmellata di Feijoia, un frutto tropicale ricchissimo di vitamina C, ottenuta in assenza di ossigeno e a bassa temperatura che consente di non distruggere la vitamina presente nel frutto fresco. O il latte, lo yogurth e la ricotta di semi di canapa, su cui l’istituto sta lavorando per rendere il gusto più gradevole.
Eliografo
  • Il gazebo dell’ISPAAM (Istituto per il Sistema Produzione AnimaleAmbiente Mediterraneo) ha illustrato il proprio campo di ricerca multidisciplinare, estremamente tecnico, che si occupa della biologia degli animali domestici da reddito, come mucche, pecore, ecc. Il referente del centro, munito di uno eliografo, quasi un pezzo da museo ma ingegnosissimo strumento: quando non c’era l’elettronica permetteva di misurare le ore di irraggiamento nell’arco della giornata per monitorare la qualità dei prati, che naturalmente variava secondo le ore di assolazione ricevute. Attraverso uno strumento d’altri tempi, si è voluto soprattutto sottolineare quanto sia mutata la metodologia scientifica: da un relativamente semplice eliografo oggi si avvale di strumentazioni di dimensioni tali che non possono essere portate in altra sede.  Attraverso di esse un ampio gruppo di ricercatori, ognuno specificamente, segue tutta la filiera: dall’animale e il suo ambiente al pascolo e fino ai suoi prodotti e alla loro trasformazione, dal sangue ai cromosomi, alle proteine e fino al DNA. Con la citogenetica, lo studio dei cromosomi contenuti nelle cellule, è possibile fare un raffronto tra le specie al fine di individuare anomalie e soggetti migliori per la riproduzione. Sebbene sia una ricerca molto specifica e complessa non è astratta: si tenta di fare in modo che abbia una ricaduta in campi che si interfacciano con la produzione e con il territorio.
  • Lo stand dell’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha presentato più di un progetto della sede di Portici, come quello sull’Archeologia e Geomorfologia costiera, attuate con strategie sostenibli di valorizzazione, che lo scorso anno ha permesso la pubblicazione del volume Sinuessa, un approdo sommerso di epoca romana. Inoltre, grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro Embedded system ad applications con il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Aversa, attualmente ha in fase di progettazione l’elettrocardiografo, un dispositivo che permette di monitorare l’attività cardiaca in remoto. Gli studenti del Fermi hanno illustrato alle scolaresche il funzionamento del muscolo cardiaco con l’ausilio di un cuore di maiale. Infine, progettato e realizzato in ENEA di Portici, il dispositivo multisensoriale MONICA, vincitore di un concorso europeo per la rilevazione pervasiva della qualità dell’aria, un sistema che in futuro potrebbe essere applicato su droni per rilevazioni in zone critiche, attualmente è in fase di studio. Con MONICA usata come app per cellulari gli utenti possono conoscere la concentrazione degli inquinanti e condividere le misurazioni, così da costruire una mappa che copra tutta la città. L’elaborazione dei dati inviati dal dispositivo al database permetterà infatti di monitorare un’area più ampia rispetto al percorso che si intende compiere. MONICA racchiude dei sensori che registrano l’inquinamento dell’aria, un piccolo cervello elettronico per elaborare i dati e una parte di trasmissione che sfrutta la geolocalizzazione del cellulare e lo collega al dispositivo. Dispositivo e telefonino si fondono così in un unico strumento che “annusa” l’aria memorizzando i dati sull’applicazione, realizzata in modo che dia in tempo reale l’indicazione. A fine percorso associa un indice qualitativo in scala cromatica, consentendo di mettere insieme i dati per ottenere una mappa pervasiva.

 

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