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Quello che so di te

 Nadia Terranova e la sua “mitologia familiare” presenta  con Roberto Ippolito il suo libro Quello che so di te

SAN MINIATO (PI) – Come mai la bisnonna è stata messa in manicomio? Pressata da questo interrogativo e dai tanti altri scaturiti insieme, Nadia Terranova ha scritto Quello che so di te, Guanda Editore, che sarà presentato giovedì 13 marzo alle ore 18 nella Sala delle Sette Virtù del Palazzo Comunale, risalente al ‘300.

L’autrice dialogherà con lo scrittore Roberto Ippolito. Previsti gli interventi del sindaco Simone Giglioli e l’assessore alla Cultura Matteo Squicciarini.

Il romanzo è in primo piano sulla scena letteraria: è in lizza nella 79esima edizione del Premio Strega.

L’evento è organizzato dal Comune con la collaborazione della Biblioteca Mario Luzi e della libreria Colibrì di Santa Croce sull’ Arno.

Si svolge dunque in un luogo prezioso: la Sala delle Sette Virtù, nei secoli cuore della vita politica locale, è ricoperta dagli affreschi realizzati tra li Trecento e il Cinquecento, con le insegne e gli stemmi araldici dei governanti e la Madonna in trono che allatta il Bambino circondata dalle Virtù (Fede, Speranza, Carità, Giustizia, Prudenza, Fortezza, Temperanza).

Nadia Terranova cavalca avanti e indietro nel tempo nelle pagine di Quello che so di te, ricco di riferimenti personali. O di dicerie, se non di fantasie? I fatti sono quelli che la mitologia familiare conserva e trasmette e sulla quale ruoterà la conversazione con Roberto Ippolito (suo ultimo libro Delitto Neruda, Chiarelettere).

Del resto, la donna di questa storia, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è un pensiero astratto ma ha un nome: Venera, la bisnonna che ha avuto un posto speciale nei suoi sogni.

Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del  Lorenzo Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo (proprio il mese scelto per l’appuntamento di San Miniato)?

Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili.

Nadia Terranova, sollecitata da Roberto Ippolito, non illustrerà una storia solo di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra, che possono spaventarsi, fuggire, perdersi.

Per raccontare questa famiglia, le cadute e l’ostinato coraggio, non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere.

Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.

L’evento coincide con La primavera delle donne 2025, una serie di iniziative in programma dall’8 marzo ad aprile promosse dalla Commissione Pari Opportunità e dal Comune di San Miniato con le associazioni del territorio tese a costruire un futuro più equo e inclusivo per tutte e tutti.

Nadia Terranova è nata a Messina e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Gli anni al contrario (vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award), Addio fantasmi (finalista al Premio Strega, Premio Alassio Centolibri) e Trema la notte (Premio Elio Vittorini, Premio Internazionale del mare Piero Ottone). Ha scritto anche molti libri per ragazzi, tra questi Il segreto (Mondadori), con le illustrazioni di Mara Cerri, vincitore del Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia 2022 e del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022.

Collabora con le pagine culturali di Repubblica e di La Stampa ed è la curatrice della rivista letteraria K edita da Linkiesta. È tradotta in tutto il mondo.

Roberto Ippolito è scrittore, giornalista e organizzatore culturale. Autore di libri d’inchiesta sulla legalità e la cultura, prima di Delitto Neruda ha pubblicato Ignoranti e Abusivi (Chiarelettere), Evasori e Il Bel Paese maltratto (Bompiani).

Conoscitore del mondo letterario, è organizzatore di eventi che portano la cultura tra la gente nei luoghi più vari come centri commerciali, mondiali di nuoto, navi, aeroporti, pullman, scuole, musei, siti Unesco, parchi. Ha curato l’economia per La Stampa, è stato direttore comunicazione Confindustria e relazioni esterne Luiss dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo ed editor del Festival dell’economia di Trento. È Ambasciatore del tartufo di San Miniato nel mondo.

CULTURA COMUNICA Roma culturacomunica@yahoo.it

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