La scrittura effimera
Uno studio sulla scrittura, da sempre strumento fondamentale per la trasmissione del sapere attraverso i secoli
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – La Fondazione San Bonaventura è lieta di comunicare la sua collaborazione al Workshop Ephemeral Writings. Exploring rewritability in manuscript cultures, che si terrà tra il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore e l’Università di Napoli L’Orientale dal prossimo mercoledì 7 a venerdì 9 maggio.
I lavori sono stati organizzati da Michele Cammarosano e Claudia Colini, in collaborazione con Daniele Ferraiuolo e lo SCRIPTVRA project,
Gli scritti cosiddetti effimeri, come esercizi di scrittura, appunti e calcoli, sono tipicamente vergati su supporti riscrivibili, come tavolette di argilla, cera, e legno: ma anche materiali come papiro, pergamena e ostraca [dal greco ὄστρακον] venivano riutilizzati più di quanto comunemente si creda. ciascuna dedicata a un diverso gruppo di materiali primari da scrittura e alle relative tecnologie
Mentre l’importanza dei supporti riscrivibili è ben nota, il funzionamento materiale delle pratiche scrittorie correlate rimane poco studiato.
Ma come funziona la riscrittura? In particolare, quali fattori materiali (ambientali, fisico-chimici, meccanici) influenzano la possibilità di cancellare e riscrivere ripetutamente il testo su specifici supporti?
Il doppio workshop Ephemeral Writings, organizzato nell’ambito del progetto ERC CoG TabulaRasa (PI Michele Cammarosano), mira, perciò, a far luce sulla materialità della riscrittura attraverso presentazioni introduttive, esperimenti di replicazione, e tavole rotonde. Ogni parte sarà dedicata a un diverso gruppo di materiali primari da scrittura e alle relative tecnologie.
La prima parte sarà incentrata sulla scrittura senza inchiostro su argilla e cera, effettuata con stili, pennelli, penne, cannucce, nonché alla (ri)scrittura con inchiostro su papiro, ceramica, legno e rivestimenti cancellabili.
Particolare attenzione verrà riservata alle culture manoscritte dell’Egitto faraonico, del Vicino Oriente antico e dell’antichità classica.
Per quanto riguarda le tavolette cerate, verrà considerato un arco cronologico più ampio, per ottenere una visione unitaria di questo supporto di lunga durata.