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SIMA, Covid-19 e adolescenza

Carlo Alfaro, Dirigente Medico di Pediatria presso gli Ospedali Riuniti Stabiesi (Na), ove è titolare di Incarico professionale di consulenza, studio e ricerca di Adolescentologia, presente  al Congresso nazionale SIMA sull’impatto in adolescenza 

Al centro del 19esimo Congresso nazionale della SIMA | Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, che si è svolto in modalità virtuale l’1 e il 2 ottobre, la realtà degli adolescenti al tempo del Covid, tra impatto clinico, cambiamenti dello stile di vita, emozioni nel lockdown, disagio scolastico, campagna vaccinale.

Ne ha parlato estesamente nella sua relazione Covid-19 e impatto in adolescenza la dottoressa Gabriella Pozzobon, pediatra del Dipartimento materno-infantile/Centro di Endocrinologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Irccs Ospedale San Raffaele Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e presidente della SIMA.

La pandemia da Covid-19 ha avuto e sta avendo un impatto importante sulla salute fisica e mentale delle popolazioni. Compreso, e per certi versi soprattutto, sugli adolescenti, con peculiarità legate alle specificità di questa fase della vitaha esordito la dottoressa, riportando alcuni dati – Dall’11 marzo 2020, quando l’infezione da Sars-CoV-2 è stata classificata dall’OMS come pandemia, 139 milioni di bambini e adolescenti nel mondo hanno vissuto per almeno 9 mesi un regime restrittivo obbligatorio, mentre per poco meno di 200 milioni la permanenza a casa è stata raccomandata.

Sebbene la pandemia da Covid-19 abbia colpito gli adolescenti, a livello globale, come l’intera fascia dell’età evolutiva, in una piccola proporzione sul totale dei casi accertati, con manifestazioni cliniche spesso silenti o modeste e una mortalità significativamente più bassa rispetto alla popolazione generale, la prevalenza tende ad aumentare nella nuova ondata epidemica sostenuta dall’affermarsi della variante Delta.

Precisa la Pozzobon: In Italia 700mila bambini e adolescenti sono stati colpiti dal Covid, di cui 3mila sono stati ricoverati e 30 sono morti. Nella seconda ondata, dopo l’estate 2020, l’età dei contagiati si è abbassata. A gennaio 2021 il Focus età evolutiva curato dall’Istituto superiore di sanità all’interno del monitoraggio sul Covid-19 ha segnalato che il 18% dei nuovi casi riguarda i ragazzi con meno di 18 anni. In particolare, la categoria più colpita è quella dei ragazzi dai 14 ai 19 anni. Negli Usa, secondo i Centers for Disease and Prevention (CDC), il tasso di ospedalizzazione settimanale da Covid per 100.000 tra bambini e adolescenti durante la settimana terminata il 14 agosto scorso è stato quasi 5 volte superiore al tasso registrato durante la settimana terminata il 26 giugno 2021.

La campagna vaccinale per gli adolescenti li sta proteggendo, dato che, sempre secondo i CDC: … nel periodo 20 giugno-31 luglio 2021, il tasso di ospedalizzazione tra gli adolescenti non vaccinati era 10 volte superiore a quello tra gli adolescenti completamente vaccinati.

Continua la Pozzobon: In Italia, a settembre 2021 sui circa 4,6 milioni di adolescenti tra i 12 e i 19 anni, oltre 2 milioni e mezzo hanno completato il ciclo vaccinale, ma resta ancora 1 milione e mezzo che non ha alcuna copertura.

Peraltro, si ha ragione di ritenere che gli adolescenti siano suscettibili al contagio al pari degli adulti, anche se restano asintomatici o paucisintomatici, sfuggendo alla diagnosi, il che, dice la presidente SIMA, … li rende vettori a elevato potenziale di trasmissione del virus, da cui la forte pressione a tenerli in casa per timore che la spinta alla socialità che li contraddistingue li renda pericolosi per gli anziani di casa.

Come riferisce il Rapporto Covid-19 e adolescenza. Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, condotto dal gruppo di esperti istituito dalla ministra Elena Bonetti e coordinato dalla professoressa Chiara Saraceno, pubblicato a maggio 2021, il maggior impatto della pandemia sui giovani, da sempre “sentinelle” dei traumi psicologici collettivi, si è avuto sulla salute psichica, tanto da parlare di “seconda pandemia” o “pandemia parallela” a carico dei minori, con seri danni a livello emotivo e cognitivo.

Chiarisce la Pozzobon: L’esperienza della pandemia ha sovvertito e ridefinito abitudini e regole di vita appartenenti al vissuto quotidiano degli adolescenti, a livello personale, familiare, sociale, privandoli dei loro spazi educativi, scolastici, ricreativi e sportivi, senza concedere tempi utili a orientarsi rispetto a ciò che stava accadendo. Ne è conseguita la perdita dei riti di passaggio fondamentali per procedere nel cammino verso l’autonomia e l’indipendenza.

Alcuni adolescenti hanno mostrato minore resilienza al disorientamento, allo stress e alla fatica della pandemia: Si tratta – dice la presidente SIMA – di quelli con famiglia disfunzionale, problemi di salute mentale preesistenti, situazione socio-economica marginale o esperienza personale e familiare della malattia.

Gli effetti collaterali della pandemia sugli adolescenti si sono risentiti a molteplici livelli: … sociale, con l’acuirsi delle diseguaglianze, familiare, con aumento di conflittualità̀ e violenza domestica, scolastico, con gli effetti deleteri per molti della didattica a distanza, sanitario, con una globale riduzione dell’assistenza sanitaria ai minori (ritardi nelle diagnosi in acuto per calo degli accessi in pronto soccorso, riduzione di visite e controlli, rinvio di vaccinazioni), nutrizionale (aumento di obesità e disturbi del comportamento alimentare), precisa la Pozzobon, che aggiunge tra i rischi evidenziati anche … aumento della sedentarietà, abuso di tecnologia con i molteplici problemi correlati all’eccesso di esposizione al web (dalla dipendenza al cyberbullismo), comportamenti a rischio quali fumo di sigaretta, alcol e droghe, problemi psichici, tra cui emergenza di sintomi psico-somatici, alterazione del ritmo sonno-veglia, ansia e depressione, autolesionismo e ideazione suicidaria. Uno studio sul territorio nazionale di SIMA & Child in Mind Lab dell’Università Vita e Salute Milano ha rivelato un livello maggiore di ansia e disregolazione emotiva per le femmine di ogni età e difficoltà emotive più marcate per gli studenti (maschi e femmine) della scuola superiore. E’ emersa inoltre un’associazione tra sintomatologia internalizzante e numero di ore passate su video-chat e social network. Viceversa, la scuola, anche in modalità a distanza, ha avuto un effetto stabilizzante sulle emozioni e i comportamenti, indipendentemente dal sesso e dall’età. Una proporzione significativa del campione esaminato ha mostrato punteggi di rilevanza clinica o borderline.

La pediatra ha concluso riportando la lettera aperta pubblicata su British Medical Journal da 30 firmatari tra i governi e le organizzazioni sanitarie mondiali, che hanno chiesto un’azione urgente a decisori politici, società civile, fornitori di servizi, educatori e famiglie, che garantisca il benessere degli adolescenti, in quanto l’attuale generazione, ossia 1,2 miliardi di persone tra i 10 ei 19 anni, rischia di essere segnato in modo devastante dagli effetti indiretti del Covid-19 sul loro benessere.

Un invito all’azione che sarà prontamente recepito dal nuovo Consiglio Direttivo della SIMA eletto proprio in occasione del 19esimo Congresso.

Il nuovo CD della SIMA è così composto: presidente Armando Grossi, presidente eletto Rossella Gaudino, past-president Gabriella Pozzobon, i consiglieri riconfermati Carlo Alfaro, Salvatore Chiavetta, Giovanni Farello, Rosalba Trabalzini, e i consiglieri di nuova nomina Camilla Cerizza, Ugo Giordano, Susanna Filippis e Valentina Nanni, Riconfermati i revisori dei conti di Andrea Vania e Luca De Franciscis, con la new entry di Graziano Grugni.

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