Sul mare luccicano le emozioni di Gian Paolo Russo
Fotografare Napoli è un’emozione indescrivibile, ma viene sapientementa narrata dagli scatti di Gianpaolo Russo
di Antonio Vitale
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Negli spazi della Domus 19, struttura culturale che si trova in Piazza Riario Sforza, adiacente al Duomo, esattamente situata nelle vicinanze del Pio Monte della Misericordia, dove viene conservato il famoso dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio Le sette opere di Misericordia.
L’esposizione delle fotografie di Gian Paolo Russo, inaugurata il 15 maggio, continuerà fino al 18 giugno.
Immortalare gli scorci più belli di Napoli, prima ancora che la vista faccia puntare l’obiettivo su di essi, è quasi un’afflato poetico che coinvolge ogni senso. Perché Napoli, si ascolta, si tocca, si gusta, se ne aspirano i profumi. È un’emozione indescrivibile, che può comprendere solo chi ha visitato Partenope almeno una volta.
Il fotografo partenopeo ha realizzato una serie di immagini spettacolari di Napoli, Un suo particolare modo di esprimere, di vedere la nostra città nei momenti più belli, realizzando i suoi artistici fermoimmagine, con i giochi di luce che solo la città delle sirene può donare.
Gian Paolo Russo, autore degli scatti esposti, guida personalmente i visitatori lungo il percorso ideale che nel tempo ha realizzato lungo tutto il litorale napoletano, a partire dal porto, percorrendo il lungomare di via Francesco Caracciolo, passando per il baluardo Castel dell’Ovo, fino alle varie rotonde presenti sull’itinerario, da Piazza della Vittoria alla rotonda Armando Diaz, arrivando fino al Largo Sermoneta, e, quindi, risalendo per l’incantevole di Via Posillipo.
Gli scatti riguardanti Posillipo, catturano l’imponenza di Palazzo Donn’Anna e tutti i Belvedere che da Piazza San Luigi scendono per la discesa di Riva Fiorita e di Marechiaro, arrivando fino alla – Gaiola, il meraviglioso isolotto presente nel mare al ce.tro dell’Area Marina Protetta.
Il percorso del fotografo è proseguito poi attraverso il Parco Virgiliano, fino alla zona di Coroglio ed al Pontile di Bagnoli, dove ha evidenziato la bellezza, spesso dimenticata, di questo territorio.