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Un patrimonio che si disperde

Necessaria una rapida azione di tutela del patrimonio architettonico di Napoli dopo il lungo rimpallo di responsabilità. La dichiarazione del consigliere della Municipalità 1 Francesco Carignani 

L’arco borbonico ed il patrimonio a rischio: è il tema del webinar che  si terrà mercoledì 20 gennaio alle ore 18.30.

Al dibattito inteverranno il professor Alessandro Castagnaro, dell’Università di Napoli Federico II e Presidente di ANIAI | Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani – Delegazione Campania, e la Professoressa Renata Picone, direttrice della Scuola di Specializzazione in beni architettonici e del Paesaggio dell’Ateneo federiciano.

La discussione sarà introdotta e moderata da Francesco Carignani, consigliere della Municipalità 1 di Napoli.

Un altro danno enorme per il patrimonio di Napoli, un crollo annunciato: la mareggiata dello scorso 2 gennaio che si è abbattuta sul Lungomare Caracciolo ha causato il collasso dell’Arco Borbonico, già in condizioni precarie, nonchè la devastazione quasi irrimediabile del pontile di Castel dell’Ovo, un tempo dotato di batterie di cannoni. Il rischio è che i preziosi blocchi squadrati di pietra vesuviana vengano dispersi o, peggio ancora, trafugati..

Per seguire la diretta: www.facebook.com/associazionemusae/

Lo Speakerscorner ha raccolto la dichiarazione del consigliere Francesco Carignani:

Durante questo incontro online capiremo insieme la storia di questo monumento, a cominciare dal fatto se sia veramente di origine borbonica o meno. Chiariremo anche la sua funzione: secondo molti era il terminale di una fogna, per altri un piccolo approdo.

Capiremo come siamo arrivati alla situazione attuale, ad un lungo rimpallo di responsabilità ed alle segnalazioni prima della mareggiata del 2 gennaio. Cercheremo di capire insieme anche il futuro dell’arco, come sarà ricostruito, ma anche l’importanza ed il valore di questi beni nella società odierna.

Il discorso si sposterà poi sul patrimonio culturale in pericolo a Napoli, per comprendere cosa è stato fatto fino ad ora e perché le istituzioni hanno così tante difficoltà a tutelare il patrimonio.

Personalmente oltre tutti i problemi di natura burocratica, credo che un ruolo importante viene anche rappresentato dai cambiamenti climatici, incredibili acceleratori di deterioramento. Con queste problematiche, le istituzioni non possono più rimandare la destinazione di risorse più importanti e l’attuazione di strumenti differenti che permettano un’azione di tutela più rapida.

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