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Una lapide marmorea per San Ciro

di Stanislao Scognamiglio

PORTICI (NAPOLI) – Nel maggior tempio cittadino, il Santuario di Santa Maria della Natività e San Ciro, sabato 30 aprile, presieduta dal parroco, monsignor Raffaele Galdiero, si è tenuta la concelebrazione della santa Messa della vigilia della festa patronale di San Ciro.

Nella sua omelia, il parroco, rievocando la costruzione della chiesa parrocchiale e il 240esimo anniversario del patrocinio di San Ciro sulla città di Portici, ha sottolineato quanto è stato realizzato nei secoli grazie alla generosità dei cittadini porticesi per dare sempre più splendore alla chiesa dedicata alla Natività della Beata Maria Vergine e San Ciro.

Ha poi benedetto i sei candelabri collocati nella navata centrale della chiesa, acquistati con il contributo delle tre locali tre arciconfraternite: Immacolata Concezione, Santissimo Sacramento, San Luigi, per dare maggior luce alla casa di Dio.

Infine, ha letto il testo della lapide incisa per ricordare alle future generazioni i lavori di restauro eseguiti all’interno e all’esterno alla chiesa, nonché quello operato sulla statua del Santo patrono.

Al termine della celebrazione dell’incruento rito, e il canto del settecentesco Responsorio a San Ciro, presenti l’architetto Silvestri, che ha curato i lavori di restauro «… come se fossero fatti in casa sua» e il signor Fiengo, donatore della lastra marmorea, il concelebrante sacerdote Ciro Sica, vicario parrocchiale, ha scoperto la lapide, affissa alla parete nei pressi dell’altare di San Ciro.

Alla santa Messa, oltre alle rappresentanze delle tre arciconfraternite, hanno preso parte il gruppo degli Amici di San Ciro, i portantini (grazie ai loro piedi, oggi, San Ciro camminerà in processione per le strade della Città), le associazioni laicali parrocchiali, i cantori e un gran numero di fedeli.

Questo il testo della lapide, scritto a più mani:

A.D. 2016

Il dì 30 di aprile dell’Anno Straordinario

del Giubileo della Misericordia,

alla vigilia della festa del 204° anniversario

 del Patrocinio di S. Ciro sulla città di Portici,

in presenza del popolo orante

il parroco Mons. Raffaele Galdiero

pose questa lapide a ricordo

dei benefattori che, con la loro fede e generosità

resero possibile il restauro interno ed esterno del Santuario,

nonché della statua di S. Ciro,

realizzato affinché la bellezza del tempio

evocasse lo splendore della Gerusalemme celeste

dove la Beata Vergine Maria, gli angeli e i santi

cantano in eterno la gloria di Dio.

La gratitudine dell’intera comunità ecclesiale e civile.

AD MAIOREM DEI GLORIAM

lapidesanciro

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