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Quando la Rai parla del Napoli…

di Francesco De Crescenzo

La scorsa domenica 19 novembre, al termine del programma sportivo della seconda rete Rai 90° minuto, è andata in onda la trasmissione Antidoping, condotta da Alessandro Antinelli.

Titolo della puntata era Regno di Napoli, nelle intenzioni doveva esssere un servizio dedicato al Napoli degli scudetti, quello di Maradona, Bianchi, Ferlaino, e il Napoli di oggi, capolista in campionato.

Nei fatti però in gran parte del servizio si è discusso di camorra e di come questa organizzazione criminale abbia condizionato le vittorie e le sconfitte in campionato della squadra partenopea.
Si è parlato delle frequentazioni di certi ambienti dei calciatori di quel Napoli e di come la società calcio Napoli di oggi “fatichi” a tenere i calciatori lontani da certi ambienti.

Insomma sembrerebbe, almeno stando al servizio in questione, che il Napoli per vincere il campionato debba fare un patto con la camorra.

Si è parlato di furti e scippi subiti dai calciatori azzurri in questi anni, come se cose simili non capitino, e anche con una certa frequenza, anche in altre città italiane del nord come del centro.

In queste ore imperversa sui social lo sdegno dei supporters azzurri, tante sono state le mail di protesta inviate alla Commissione Vigilanza Rai.

Sarà un caso che discorsi di questo tipo vengono fatti proprio in questo momento, quando il Napoli è primo in classifica? Ed è sempre un caso che gli stessi giornalisti, le stesse reti, glissino su episodi analoghi quando sono capitati e capitano ad altre società di calcio italiane (vedi Juve). È un caso che la vicenda Juventus-‘ndrangheta non sia stata approfondita come i fatti richiedevano?

Insomma, sembra proprio che per la rai (minuscola voluta) se il Napoli vince è per merito della camorra, se perde è sempre a causa della camorra.

Il che mi porta a pensare che se non si parla di altre vicende è perchè la ‘ndrangheta è più potente…

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