Società

Caffè (s)corretto: La ciliegina sulla torta

Prendiamoci un caffè (s)corretto offerto da Giovanni Renella: Zitti a Mosca!

Alla fine non è riuscito a trattenersi e ha messo l’ennesima ciliegina marcia sulla già indigeribile invasione dell’Ucraina.

Prona al volere del suo presidente/padrone, la Duma, il servile parlamento russo, ha approvato la normativa che prevede l’arresto e la detenzione per la pubblicazione di notizie ritenute false su ciò che sta accadendo in Ucraina.

Per tutelare l’incolumità e la libertà dei propri giornalisti, la RAI, l’ANSA, il TG5, la prestigiosa BBC londinese e altre broadcaster come CNN e Zdf, solo per citare le testate più conosciute, hanno richiamato in patria i propri inviati e messo in ferie i corrispondenti da Mosca.

L’obiezione che si può sollevare è che la pubblicazione di notizie riscontrabili oggettivamente, e quindi non false, metterebbe i cronisti al riparo dal rischio di essere arrestati e sbattuti in carcere.

Perché allora ritirare dalla Russia i giornalisti stranieri?

Semplice.

Putin sostiene che l’esercito russo non ha invaso l’Ucraina e chi dice il contrario sta mentendo!

Quindi “Zitti e mosca”, pardon, “Zitti a Mosca!

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Un pensiero su “Caffè (s)corretto: La ciliegina sulla torta

  • Non sono mai stato filo russo o sovietico,ma ho sempre ritenuto gli Usa e UK il male del mondo,personalmente condivido Barbara spinelli

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