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Il futuro di Capodimonte

NAPOLI – Al Museo e Real Bosco di Capodimonte lunedì 21 gennaio è stato in visita il presidente della Camera Roberto Fico, accolto dal direttore Sylvain Bellenger, dal notaio Fabrizio Pascucci membro del Cda, da Mariella Pandolfi membro dell’Advisory Board e dallo staff dei curatori.

Fico ha visitato gli uffici della Direzione, poi il laboratorio di restauro in cui ha potuto ammirare la Cassetta Farnese, capolavoro dell’oreficeria cinquentesca in argento dorato sbalzato e fuso, lapislazzuli e cristalli di rocca intagliati.

Ha poi proseguito la visita nel Real Bosco a bordo di un minivan elettrico, visitando alcuni edifici di epoca borbonica. Prima tappa all’Istituto ad indirizzo raro Giovanni Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte in cui, accolto dal dirigente Valter Luca de Bartolomeis, ha parlato con gli studenti ceramisti nei laboratori ricevendo in dono l’ultima creazione: un port-babà in porcellana.

La visita è proseguita all’Eremo dei Cappuccini, eretto tra il 1817 e il 1819 per volere di Ferdinando IV: un dormitorio per i monaci, una chiesa e due giardini destinato da diventare nel futuro la prima scuola di formazione per giardinieri storici del Sud Italia. Lungo il tragitto Fico ha incontratp anche la Capraria, da settembre 2018 sede del Centro studi sull’arte e l’architettura delle città portuali realizzato in collaborazione con l’Istituto americano di Storia Edith ‘O Donnell e l’Università del Texas, che ospita borsisti stranieri. Ancora, la Fagianeria, prossimo edificio che sarà messo a bando. Ultima tappa al Giardino e Casamento Torre, il frutteto delle Delizie reali, unica testimonianza delle aree produttive e dei giardini esistenti nel ‘700 nel complesso borbonico. Qui il presidente ha sostato sotto il Canforo secolare, ha visitato il forno in cui fu cotta la pizza per la Regina Margherita – pare che la pizza pomodoro e mozzarella fosse ribattezzata in suo onore – e ha ricevuto in dono un piccolo arancio, il Citrus deliciosa.

Terminato il giro nel Real Bosco, la visita è proseguita nella Reggia con una sosta davanti ai quadri di Tiziano, cuore della collezione Farnese: Papa Paolo III tra i nipoti e la Danae prima dell’incontro con la stampa nel Salone delle Feste dove Fico ha ribadito l’unicità di Capodimonte nel panorama culturale italiano ed europeo. E rispondendo a una domanda sull’opportunità di un direttore straniero alla guida del sito ha risposto: «È una falsa querelle, basta che siano competenti. È importante che le nomine siano improntate alla massima trasparenza, indipendenza e al merito. Capodimonte è un luogo straordinario, unico in Italia e in Europa. Sono felice di aver potuto visitare questa mattina il Real Bosco e il Museo, che custodisce tesori eccezionali. Si percepisce che il sito ha cambiato passo con la nuova direzione di Bellenger: tante le iniziative in corso e i progetti in cantiere: il nostro patrimonio artistico è fondamentale. Cultura e arte sono settori su cui si può e si deve investire all’infinito per crescere come Paese e comunità».

Sylvain Bellenger è stato la guida d’eccezione del presidente Fico, illustrandogli nel contempo i progetti futuri di sviluppo su cui si sta lavorando. Infine ha espresso con soddisfazione: «Sono molto lieto di questa visita e considero questa giornata tra le più importanti del mio incarico qui a Capodimonte»

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