arteCultura

Il gioco di Lucio Statti continua

All’Atelier Controsegno la personale del pittore Lucio Statti Il gioco continua…, a cura di Veronica Longo

POZZUOLI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Dopo l’enorme successo dell’esposizione internazionale On the road again: di nuovo insieme, di ben 46 artisti austriaci e argentini, l’Atelier Controsegno in via Napoli propone il vernissage, in programma sabato 17 giugno alle ore 18.30, una mostra dal carattere più “intimo”, ossia, la personale dell’artista Lucio Statti.

L’esposizione, dal titolo Il gioco continua…, è a cura di Veronica Longo.

Pittore molto prolifico, di origine napoletana, classe 1947, Statti espone qui una serie di opere a partire dal 2006 a oggi, che oscillano dai quadri a olio, dipinti su tela o tavola – da lui preparati rigorosamente con la colla di coniglio, come vuole la tradizione – per poi passare alle incisioni ad acquaforte, acquatinta, puntasecca o con tecniche sperimentali.

Le opere scelte per l’occasione, seguono una tematica molto cara all’artista e mai totalmente abbandonata, anche nei brevi periodi in cui si è dedicato all’astrattismo o esclusivamente al paesaggio naturalistico e industriale.

Ne consegue che Il gioco continua per Lucio Statti. D’altronde, non potrebbe essere diversamente visto che tutto, dalla natura alle persone, partecipa al grande divertissement della vita. Per questo, balocchi, barchette o palloncini, compaiono spesso all’interno dei paesaggi ma, abbandonati a sé stessi, a testimoniare una presenza umana ormai perduta mentre, i riflessi cangianti e brillanti delle acque raccontano di luoghi concreti che si accompagnano a visioni immaginarie. Senza dubbio, a ben guardarla, la realtà narrata dall’artista non è certo edulcorata: i suoi personaggi, a prescindere se siano bambini o adulti, mostrano quasi sempre espressioni serie o preoccupate, memori del passato o in conflitto con la storia attuale, immersi in distese infinite o piatte, come se non esistesse una sorta di dimensione fisica e terrena.

Così, pure i paesaggi sono avvolti da una coltre di silenzio, come se il tempo fosse immutato e sospeso.

E al gioco partecipa persino il tema della guerra, gestito da presenze occulte ma potenti, così come chi si presume abbia fin da principio creato il nostro pianeta…

Questi pensieri, così come la storia biografica e la preparazione tecnica, saranno condivisi con le persone in sala che, durante la serata, avranno la possibilità di apprezzare aneddoti e “segreti” rivelati dall’artista stesso.

Controsegno intende così inaugurare una serie d’incontri-interviste con i protagonisti, al fine di avvicinare maggiormente il pubblico a ciò che vede in esposizione. Non a caso Statti, memore delle lezioni dei grandi maestri del ‘900 italiano, in questa mostra sfoggia l’eleganza della linea, l’armonia della forma e la bellezza del colore, senza dimenticare qualcosa di prezioso per tutti: la sensibilità dell’anima.

Pietre

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