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Il pavimento della Cappella Sansevero al Fuorisalone 2017

 

MILANO  – Alla mostra DiscoveringPeople&Stories che ha luogo al SupestudioPiù in via Tortona dal 4 al 9 aprile durante il più grande evento collettivo del FuoriSalone, le designer di Ischia Marita e Frida Francescon presenteranno una speciale linea di piastrelle ispirata ai motivi del pavimento labirintico settecentesco della Cappella Sansevero, che saranno esposte all’interno di una versione del tavolo Antica-Mente realizzata per l’occasione.

Il disegno, che si rifà all’originale settecentesco, è composto da un’alternanza di croci gammate, formate da una linea bianca continua, con quadrati concentrici collocati in prospettiva.

Le piastrelle labirintiche 60×60  in gres porcellanato sono allocate all’interno del piano del tavolo Antica-Mente, realizzato in Lg HI-MACS® e forato perimetralmente con tagli che evocano il motivo ideato dal principe di Sansevero.

Le gambe, dal profilo con incastro a croce, ricordano le tornite ottocentesche. Il tavolo disegnato dalle sorelle Francescon è opera dalla Falegnameria Davascio di Napoli.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Museo Cappella Sansevero di Napoli e con Ceramiche Refin.Durante il periodo dell’esposizione sarà possibile acquistare le piastrelle con il motivo labirintico in formato 10×10 cm, realizzate in numero limitato e visibili in loco. Le piastrelle labirintiche sono disponibili su richiesta anche in diversi formati.

Il pavimento labirintico settecentesco originale della Cappella Sansevero di Napoli

Intorno alla metà del 1760 Raimondo di Sangro, VII principe di Sansevero, incaricò Francesco Celebrano di eseguire un pavimento marmoreo con tarsie policrome, all’interno delle quali risultasse incastrata una linea di marmo bianco, continua e senza giunture, grazie a un complesso metodo di lavorazione ideato dal principe stesso.

Nel 1889 un grave crollo danneggiò a tal punto il pavimento labirintico da scoraggiare i restauratori di allora dall’intraprenderne il complicato recupero. Così la Cappella fu ripavimentata in cotto napoletano, ma alcune lastre del pavimento settecentesco sono oggi visibili nel passetto antistante la tomba del principe Raimondo di Sangro, e altre sono esposte nella Cavea sotterranea e in Sagrestia.

Il ricco simbolismo presente nelle opere della Cappella Sansevero, intriso di rimandi alchemico-massonici, alimenta da secoli innumerevoli leggende sul tempio iniziatico che custodisce capolavori della scultura quali il Cristo velato, la Pudicizia e il Disinganno.

Il motivo a labirinto, di antichissima tradizione classica e ricco di rinvii alla sapienza ermetica, rappresenta la difficoltà dell’itinerario che deve compiere l’iniziato per approdare alla conoscenza. Risalente ai grandi miti astrali dell’Antico Mondo, la croce gammata simboleggiava secondo i più il movimento cosmico; i quadrati concentrici, alternati alle svastiche, alluderebbero al tetragono degli elementi. I labirinti, presenti in molte cattedrali gotiche e più in generale nelle cosiddette “dimore filosofali”, sono l’immagine alchemica della Grande Opera.

Marita Francescon ha studiato architettura a Napoli e al Politecnico di Madrid e si è specializzata all’Istituto Europeo di Design di Barcellona. Ha inoltre una seconda laurea in scienze della comunicazione.Attualmente lavora sull’isola d’Ischia come architetto e designer. Ama progettare ambienti e oggetti che trasmettano emozioni positive e gioia di vivere.

Frida Francescon ha studiato economia a Napoli. La sua collaborazione con Marita, partita nel 2013, ha aggiunto alla ricerca dello studio nuovi campi disciplinari, dal fashion al jewelry design.

Nel 2014 le sorelle Francescon hanno rinnovato la loro partecipazione al SaloneSatellite, raccontando l’esperienza in un diario quotidiano nel loro blog tematico Lost in Design (www.lostindesign.it). I loro pezzi sono stati esposti in numerosi eventi in Italia.

 

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