Cultura

Ingegneria antisismica, un primato borbonico

PORTICI (NA) – In Villa Fernandes in via Diaz mercoledì 16 novembre alle 17.30  si terrà il primo appuntamento del terzo ciclo di Portici Science Cafè. L’incontro, dal titolo L’ingegneria antisismica nel regno di Napoli, avrà come ospite l’architetto Nicola Ruggieri dell’ Università della Calabria.

Le prime norme antisismiche entrate in vigore in Europa furono volute dai Borbone in seguito ad un  catastrofico terremoto del 1783. Venne dunque redatto un codice per l’edilizia che prevedeva l’impiedo di una rete di legno all’interno della parete in muratura. Gli edifici che furono costruiti tenendo conto di questa normativa nei successivi eventi sismici di forte intensità non subirono crolli totali salvando così la vita a molte persone.

«Dopo il recente terremoto di Amatrice, e le discussioni sulla ricostruzione dei centri storici, è quanto mai opportuno parlare di ingegneria antisismica nel regno di Napoli perché recenti studi condotti dall’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ivalsa) di San Michele all’Adige (Trento) in collaborazione con l’Università della Calabria hanno messo in luce le eccezionali caratteristiche antisismiche di un sistema costruttivo utilizzato dal governo borbonico a seguito del terremoto del 1783. In pratica si tratta di una parete costituita da muratura rinforzata da un’intelaiatura lignea che riproduce la parete del palazzo vescovile di Mileto e che opportunamente integrata con tecnologie moderne potrebbe essere utilizzata ancora oggi per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio», ha affermato l’ingegner Vincenzo Bonadies, animatore del Portici Science Cafè.

Nicola Ruggieri, è architetto e ricercatore presso il dipartimento di Dipartimento di Modellistica per l’Ingegneria dell’Università della Calabria, dove si è occupa di diagnostica e consolidamento di strutture murarie di carattere storico-archeologico.

L’ingresso al Portici Science Cafè è libero e gratuito.

Per maggiori informazioni: porticisciencecafe@gmail.com; FB: Portici Science Cafè.

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