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La Culla come altare

Il Mistero dei misteri che si compie in una culla e la semplicità di San Francesco rivivono nella Sacra Rappresentazione della compagnia teatrale Le Ali del Teatro

SAN GIORGIO A CREMANO (NA) – Nella chiesa di Santa Maria dell’Aiuto in via Ugo Foscolo torna il Presepe vivente, rappresentato  secondo i canoni di San Francesco.

La Sacra Rappresentazione verrà proposta domenica 29 dicembre in tre turni: alle ore 17.30, 18.45 e 20, per dare a tutti la possibilità di assistervi.

Il tradizionale appuntamento, tanto atteso dai cittadini sangiorgesi, è giunto ormai alla V edizione. Quest’anno sarà un omaggio dell’autore Mario Pasquale al primo Presepe vivente, quello che San Francesco rappresentò nell’anno 1223 a Greccio, Rieti.

”Immaginifico” come sempre, Mario Pasquale ha voluto però farne un musical e aggiungere un po’ di Napoli: la Sacra Famiglia, innanzitutto, è di origini partenopee. Poi ci sono due zampognari, e un vicolo pittoresco, una sorta di ponte tra le due culture, per dare vita a uno spettacolo più universale.

L’idea, una volta condivisa dal diacono Gerardo Farina e dal parroco don Gioacchino Montefusco, sempre attento e presente ad ogni iniziativa che avvicina le persone alla Fede, ha cominciato a prendere forma con l’allestimento dello scenario. Grazie alla bravura di alcuni parrocchiani è stato così creato un piccolo capolavoro.

Ed ecco Il Presepe secondo Francesco.

La rappresentazione si svolge naturalmente in una grotta, in mezzo una foresta, così come la realizzò il Santo di Assisi, perché non ebbe l’autorizzazione papale ad allestirla in chiesa. Francesco quella notte celebrò la Santa Messa, l’Eucarestia. Utilizzò la culla come altare: il misero giaciglio del Redentore divenne Mensa. Con la sua semplicità Francesco fece comprendere a tutti il Mistero della nascita del Bambino Gesù,  ovvero l’Incarnazione di Dio: Ecce Homo.

In una una nota di regia si legge: «La scena madre è quella del nobile Giovanni Velita, che aiuta Francesco a fare il Presepe, chiama i contadini, e invita a due a due le persone alla raccolta del legno per costruire la culla per  ospitare Dio e la futura Croce per innalzarlo, e i fiori per ornamentaee la grotta. Il passo del Vangelo “Andate due a due ad annunziare il Regno”, è stato inserito perché, è la frase che colpisce Francesco e ne determina la scelta finale. Infatti al termine della Santa  Messa, se ne fa spiegare il significato e grida: “Questo è ciò che voglio, questo è ciò che chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore!” (quindi abbandona il suo abbigliamento da eremita,  e si mette a predicare annunciando il regno di Dio e invitando alla conversione, fondando quello che adesso conosciamo come l’Orrdine dei Frati Minori Conventuali o Francescani. Ecco che contemporaneamente sulla stessa musica per rafforzare ciò che il Santo aveva intuito compaiono i frati che compongono tre figure: la mela simbolo del peccato, che dopo il passaggio con il Pane diventa la Croce e quindi la Resurrezione e il perdono

Il musical Il Presepe secondo Francesco, diretto da Mario Pasquale e Maria Giustiniani, come di consueto vedrà la partecipazione della scuola di ballo di San Giorgio a Cremano La Manu dance.

Inoltre, per la prima volta collaborerà alla rappresentazione l‘Associazione Culturale di danza storica Passi & Note, che si esibirà in un ballo medievale, con parrocchiani che faranno da figuranti.

L’allestimento di il Presepe secondo Francesco ha coinvolto circa 60 persone, tutti con abiti d’epoca.

Questo lavoro certosino è frutto delle straordinarie amiche della sartoria della Parrocchia.

E la bravura del tecnico Enzo Bruccoleri con i suoi effetti speciali ha fatto il resto.

I biglietti di ingresso a Il Presepe secondo Francesco sono in distribuzione dal 21 dicembre nella sacrestia della chiesa Santa Maria dell’Aiuto.

 

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