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Luca Giordano a Capodimonte

Luca Giordano. Dalla Natura alla Pittura … resuscita l’antico esempio del Veronese, trasfondendolo in un’atmosfera moderna di oro puro, in polvere iridata, e che indusse il disegnatore De Maria a parlare d’una “scuola ereticale, che faceva traviare dal dritto sentiero, con la dannata libertà di coscienza”: tanto era l’empito di libera pittura che vi sormontava. (Ferdinando Bologna,1958)

NAPOLI – Nella  sala Causa del Museo e Real Bosco di Capodimonte  dal 10 settembre è in svolimento la mostra Luca Giordano. Dalla Natura alla Pittura, a cura di Stefano Causa e Patrizia Piscitello.

L’allestimento, a cura di Roberto Cremascoli con Flavia Chiavaroli (Cor Arquitectos), conserva gli spazi della mostra Caravaggio Napoli ma ne ribalta il senso: dai vicoli di Napoli si passa ai salotti seicenteschi con una nuova sequenza espositiva che diventa un susseguirsi di “stanze delle meraviglie”.

La mostra termina con un’installazione multimediale interattiva progettata e realizzata da Stefano Gargiulo (Kaos Produzioni) con l’intento di mostrare alcuni dei luoghi e delle opere affrescate dall’artista a Napoli: nella chiesa di San Gregorio Armeno, di Santa Brigida, alla Certosa di San Martino e nei Girolamini. Un vero e proprio invito rivolto al visitatore a proseguire la visita nella città di Napoli, alla ricerca delle opere di Luca Giordano nelle principali chiese e luoghi culturali cittadini.

Luca Giordano. Dalla Natura alla Pittura, un’idea del direttore Sylvain Bellenger di Christophe Leribault, direttore del Petit Palais di Parigi, terminerà il 15 novembre.

Una prima esposizione dal titolo Luca Giordano. Le triomphe de la peinture napolitaine (14 novembre 2019 – 23 febbraio 2020), insieme alla mostra su Gemito, ha completato “la stagione napoletana” dell’autunno 2019 nel cuore della capitale francese.

In questa seconda tappa, a Napoli – sottolinea il direttore Sylvain Bellenger – Giordano ci viene raccontato come non lo è mai stato prima, diversamente da Parigi. Sebbene Giordano abbiacontato molto per i francesi, non lo si poteva presentare allo stesso modo ai napoletani, che sono abituati a incontrarlo frequentemente, a volte senza riconoscerlo, nel loro museo o nelle loro chiese. I curatori hanno saputo ricollocare la particolarità del grande pittore e anche pensarlo nelcontesto delle chiese napoletane, poiché in fondo è a Napoli e soprattutto nello spazio delle architetture barocche, più ancora che nei musei, che Giordano si mostra in tutta la sua dimensione e dà prova del mestiere e della visione che porterà fino in Spagna, con i rapimenti trionfanti e

gioiosi che rendono il monastero dell’Escorial un luogo un po’ meno austero.

La mostra, dedicata allo storico dell’Arte Ferdinando Bologna, realizzata in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte onlus, si articola in dieci sezioni con oltre novanta opere, molte delle quali provenienti da importanti musei e istituzioni estere e italiane, in particolare napoletane.

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