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L’Universiade e la nota stonata

Universiade, Domenico Falco, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania, sottolinea: «Grave la mancata copertura della Rai alla cerimonia di chiusura

NAPOLI – Conclusa l’Universiade Summer Edition 2019 si tirano le somme. Magnifica manifestazione, eccellente organizzazione, apprezzamento della FISU e degli atleti di tutto il mondo che vi hanno preso parte.

Un motivo di orgoglio per tutta la Regione Campania.

Imponente la presenza delle Forze dell’Ordine, che non solo hanno adempiuto alle funzioni di controllo e sicurezza, ma hanno arricchito la manifestazione, con la presenza sul campo alla cerimonia dell’Alzabandiera prima delle premiazioni, oltre che con eventi collaterali.

Tra tutti, citiamo la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri: con il IV Reggimento Carabinieri a cavallo di Roma nell’arco di tre giorni – a Napoli sul Lungomare Caracciolo, a Cercola nello Stadio intitolato alla memoria della vittima innocente di camorra Giuseppe Piccolo, a Caserta ai giardini della Reggia – hanno confermato la presenza dello Stato.

Da registrare una sola nota stonata nel coro di consensi: il ridimensionamento dell’evento sportivo internazionale di Napoli da parte della Rai, televisione di Stato.

Non soltanto ha trasmesso in differita la cerimonia inaugurale dell’Universiade, ma anche quella finale.

I napoletani hanno potuto guardare in diretta le due cerimonie esclusivamente con le riprese di emittenti locali e della tv ufficiale della FISU, peraltro in lingua inglese.

Domenico Falco, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania, si è fatto portavoce dell’indignazione di tanti cittadini napoletani.

All’indomani della chiusura della XXX Universiade 2019 che si è svolta, Falco ha infatti dichiarato: «La mancata trasmissione in diretta della cerimonia di chiusura dell’Universiade di Napoli da parte della Rai è una scelta che desta perplessità e incredulità, considerando che l’evento ha coinvolto migliaia di atleti provenienti da oltre 100 nazioni. Una decisione incomprensibile e in controtendenza con la gestione mediatica dell’intera manifestazione. Ritengo indispensabile – ha aggiunto Falco – la convocazione immediata di un tavolo di confronto con i vertici di Rai, Regione Campania e Corecom per capire i motivi che hanno spinto la Tv di Stato ad ignorare un evento internazionale senza neanche inserirlo nella programmazione di un canale sportivo (entrambi impegnati a trasmettere la gara della nazionale di calcio Under 19.A preoccupare è anche e soprattutto il futuro del prestigioso Centro di produzione della Rai di Napoli. Da una attenta lettura dei palinsesti della prossima stagione, recentemente presentati ai media, emerge un vero e proprio ridimensionamento delle attività, sia per quanto riguarda il settore dell’informazione che per la parte artistica. E allora , risulta ancor più opportuno avviare una seria valutazione con i vertici dell’azienda televisiva per assicurare la giusta e idonea valorizzazione della storica sede di Fuorigrotta

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