Società

Massimo Troisi, ricordiamoci di lui

Il Premio Massimo Troisi è un concorso dedicato allo spettacolo che si svolge a San Giorgio a Cremano, Napoli – città dell’indimenticato attore e regista – con sede a Villa Bruno in via Cavalli di Bronzo.

La prima edizione vide la direzione artistica dell’ideatore Fulvio Iannucci, e si tenne nel 1996, a due anni dalla morte di Massimo Troisi, come concorso di corto comico e selezione di attori comici emergenti.

La direzione artistica dell’evento è stata affidata in seguito a Pippo Baudo e quindi a Maurizio Costanzo.

Nel  2010 divenne Istituzione Comunale – Premio Massimo Troisi, autonoma  e con Consiglio di Amministrazione. Nella carica di presidente delegato si succedettero Angela Viola e quindi Pietro De Martino.

Dopo l’ultima edizione del 2011, il Premio Massimo Troisi tornerà ad essere organizzato dalla Città di San Giorgio a Cremano: la kermesse è in programma per il prossimo luglio,  presidente delegato Salvatore Petrilli.

L’ex assessore al Bilancio del Comune di Giorgio a Cremano Petrilli in questi giorni è stato condannato dalla Corte dei Conti al pagamento di 12.500 € da versare nelle casse dell’Ente comunale. La vicenda risale al periodo in cui Petrilli ricopriva il ruolo istituzionale, e come sottolineato dal Movimento 5 Stelle «…avrebbe autorizzato e pagato con soldi pubblici proprio a ridosso della campagna elettorale, un opuscolo informativo sulle attività ed i risultati della Giunta».

In molti, proprio in virtù di questa condanna, che vieta a chiu l’ha subita di rivestire cariche istituzionali nella Pubblica Amministrazione, chiedono che si dimetta dal ruolo di presidente del CdA del Premio.

Le polemiche sul Premio Troisi sembrano non finire mai. Nel corso degli anni scelte politiche e artistiche, mancanza di trasparenza, hanno finito con l’avvelenare quello che era nato per essere l’omaggio affettuoso a Massimo. Invece di lui rimane quasi soltanto il nome, usato nel titolo del Premio. Questo preteso omaggio ha finito sempre più per allontanare i tanti che non hanno mai smesso di volergli bene ma soprattutto la famiglia Troisi. Infatti la sorella maggiore del grande artista sangiorgese, Rosaria, che in un primo tempo faceva parte del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Comunale – Premio Massimo Troisi, finì con dare le dimissioni.

LospeakersCorner ha raggiunto Rosaria Troisi per conoscere la sua opinione su questo ennesimo scandalo che ha coinvolto il Premio.

Cosa pensa della richiesta delle dimissioni di Petrilli da presidente del Premio Troisi?

«Noi famiglia Troisi siamo completamente fuori da questa manifestazione da tempo. Non conosco bene la vicenda, ma mi auguro che questo signore possa trascorrere una buona estate».

Come commenta le polemiche che di tanto in tanto investono il Premio?

«Come famiglia abbiamo sempre sostenuto che non si avvicina allo spirito di Massimo, e questo è molto grave. Abbiamo chiesto delle risposte o che almeno si facesse un passo indietro: per ogni cosa che rappresenta Massimo e la sua grandezza ci vogliono persone rispettose del suo ricordo. Non ci è mai parso di trovare profili di spessore, ci impensieriva che vi fosse la mancanza di questo rispetto con cui andrebbe organizzato l’evento. Poiché questo aspetto non è stato ritenuto importante, abbiamo deciso di rimanere fuori da tutto ciò che riguarda il Premio.

Anzi, a questo punto devo dire che ci hanno voluto fuori adducendo che un personaggio pubblico come Massimo non ha bisogno di alcuna autorizzazione da parte dei familiari. Se, come dice la Giurisprudenza, c’è una legge sulla trasparenza, avrebbero dovuto consultarci o almeno darci delle risposte, ma … Allora abbiamo dovuto necessariamente allontanarci, perche ci sentivamo coinvolti come famiglia: Troisi è anche il nostro cognome».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *