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Napoli ai tempi del colera

L’epidemia di colera che colpì Napoli nel 1973. La verità attraverso le testimonianze dei medici in corsia in quell’anno all’Ospedale Domenico Cotugno

CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Sono passati 50 anni da quel 1973.

Cinquanta anni da quell’epidemia di colera, da quella amosfera tetra che avvolse tutto il territorio.

Una atmosfera in cui la “mai doma” filosofia napoletana esorcizzava le ataviche paure con battute dissacranti. Notizie false che dilagavano, qualche immagine impietosa trasmessa dalla tv nazionale, che sottolineava ancora una volta che Napoli era un ricettacolo  di immondizie e epidemie.

Invece, le testimonianze degli instancabili medici in corsia e le operazioni di profilassi volte a fronteggiare l’epidemia dicono ben altro.

Vogliamo il vaccino. L’epidemia anche se contrastata dal vaccino finì come con l’avere ripercussioni politiche, economiche e urbanistiche a Napoli e nell’intera Campania. Sono passati 50 anni, ma ancora oggi l’ignoranza impere e discrimina Napoli.

Se ne discute mercoledì 25 ottobre a partire dalle ore 10 nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace nel convegno 1973-2023 Napoli ai tempi del colera – Il Cotugno si racconta tra medicina e cultura, organizzato dal Museo delle Arti Sanitarie e dall’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi, Cotugno, C.T.O.) con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Acosi (Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani), Ordine dei Farmacisti di Napoli.

Protagonisti saranno medici che a fine estate del 1973 hanno vissuto quei giorni drammatici in prima linea.

 Di questo si parla oggi, di una storia recente della città fatta di mille racconti con una risposta forte delle istituzioni e cittadini – dice il direttore scientifico del Museo di Arti Sanitarie, professor Gennaro RispoliMa è anche l’occasione di raccontare fake news e superstizioni e soprattutto il clima culturale che la città visse con difficoltà e ferma fierezza mentre il degrado fu occasione per sempre per bollare la nostra terra come terra del cholera morbus.

Oggi siamo qui a ricordare i giorni difficili del Colera a Napoli, ma negli anni tante sono state le sfide che sono state raccolte dal personale del Cotugno. Un polo sanitario di eccellenza che da sempre è in prima linea nelle grandi emergenze: dal Colera, all’HIV fino ai recenti tempi del Covid. La storia di Napoli e della Campania si intreccia con quella del polo infettivologico della Campania. È importante continuare a tener vivo il ricordo ascoltando le voci di chi quei giorni li ha vissuti da protagonista. Coltiviamo la memoria per costruire il futuro, cos il commento di Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi – Cotugno – C.T.O).

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