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Noi, gli europei

NAPOLI – All’Institut français per la prima volta in Italia si tiene una simulazione del Parlamento europeo in lingua francese Nous, les européens, un’iniziativa dell’associazione United Network in collaborazione con l’Institut français Napoli e il Consolato generale di Francia a Napoli.

Cinquanta gli studenti coinvolti provenienti da tutta la Campania che si riuniranno all’Institut français Napoli per tre giorni, dal 9 all’11 marzo, in cui dovranno mettersi nei panni di un parlamentare europeo e sfidarsi a colpi di diplomazia.

Alla giornata conclusiva Nous, les européens, sabato 11 marzo, insieme al Console generale di Francia a Napoli, Jean-Paul Seytre parteciperanno il Console onorario di Portogallo Maria Luisa Cusati, il Console onorario di Germania Giovanni Caffarelli e l’Assessore alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri. Inoltre, sarà trasmesso un messaggio di saluto agli studenti da parte di Paride Prati, Presidente del Parlamento Europeo Giovani.

Gli studenti, di classi superiori di secondo grado che hanno risposto al bando, interpreteranno ciascuno un Paese e un sentimento politico e dovranno confrontarsi sul tema della dispersione scolastica precoce, senza perdere di vista i valori comunitari europei, di cui è importante parlare soprattutto in occasione del 60° anniversario del Trattato di Roma, che ricorre proprio questo mese.

«L’idea di un’Europa unita – ha spiegato il Console generale di Francia a Napoli, Jean-Paul Seytre – è nata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale per fare del nostro continente, che tante volte si è lacerato, uno spazio di pace e di prosperità condivise. In questi tempi travagliati, in cui l’ideale europeo è qualche volta rimesso in discussione, è bene ricordarlo. Ricordarlo a tutti, ma in particolare alle giovani generazioni che saranno gli artefici del mondo di domani».

I ragazzi hanno avuto tre settimane per prepararsi all’incontro, che è stato preceduto lo scorso 17 febbraio  da un’apertura dei lavori presieduta dal Console Jean-Paul Seytre, che ha ricordato il motto dell’UE Uniti nella diversità che esalta l’importanza data alla collettività piuttosto che all’individualità, per essere più efficienti nel contesto internazionale senza, tuttavia, rinnegare l’identità e le specificità di ogni nazione: «Ricca di un patrimonio storico, culturale e artistico immenso, l’Europa è anche ricca delle sue differenze e aperta all’altro, ben aldilà delle proprie frontiere ha sottolineato il Console- Riflettere insieme a delle problematiche di attualità, non può che aiutare a fare del mondo uno spazio in cui ciascuno potrà trovare il suo posto e vivere in pace».

Gli studenti saranno guidati non solo nella strutturazione di un discorso diplomatico, ma anche all’interno del funzionamento stesso del Parlamento europeo, dell’organizzazione delle Istituzioni europee, dei suoi meccanismi di equilibrio.

«L’esperienza che state per vivere è un gioco ma è un gioco serio – ha continuato Jean-Paul Seytre – In ogni esperienza diplomatica, la sfida risiede nel trovare un accordo e, per riuscirci, bisogna saper ascoltare l’altro e capire la sua posizione, per poter poi difendere al meglio il proprio punto di vista. Dovrete quindi imparare a convincere e a contrattare. Questa esperienza costituirà, senz’altro, un valore aggiunto per il vostro futuro e il fatto di realizzarla in francese illustra l’importanza della padronanza di questa lingua per riuscire in una carriera internazionale, in particolare nelle organizzazioni internazionali e le istituzioni dell’Unione europea».

Il francese, lingua ufficiale di numerose Istituzioni e Organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, OCSE, UNESCO o i Giochi Olimpici, è con l’inglese e il tedesco, una delle tre lingue di lavoro istituzionale dell’Unione Europea, oltre ad essere la lingua ufficiale di 29 stati contribuendo così al ravvicinamento dei popoli attraverso il mondo.

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