Cultura

La Chiesa del Real Monte Manso di Scala

di Antonio Vitale

A Napoli sono vissuti personaggi, magari non molto famosi, ma che hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio. Anche l’immenso Patrimonio artistico custodito nel capoluogo partenopeo a volte riserva qualche sorpresa, tesori nascosti come alcuni siti d’arte che sono stati dimenticati per anni.

Giovan Battista Manso, marchese di Villa, nel 1601 con altri sei gentiluomini napoletani partecipò alla fondazione del Pio Monte della Misericordia, l’istituzine del Banco di Napoli famosa per ospitare Le sette opere di Misericordia del Caravaggio. I sette nobili  nel 1615 fecero seppellire i corpi di dodici Santi Martiri sull’Altare Maggiore della Chiesa del Pio Monte.

5) l'altare Maggiore

Nel 1608 il marchese di Villa aveva istituto anche il Real Monte Manso della Scala, in via Nilo, una fondazione benefica, in ricordo della sua famiglia estintasi precocemente. La finalità era quella di far studiare ed educare i giovani delle famiglie montiste. Aveva destinato quindi alla fondazione gran parte dei suoi averi, e aveva acquistato il Palazzo dei Principi di Scanno per collocarvi il Seminario dei Nobili, tuttora sede della Fondazione, dove per arricchire le conoscenze dei giovani studenti, aveva voluto ospitare alcuni grandi poeti italiani fra i quali Torquato Tasso, Giovan Battista Marino e Giuseppe Battista.

1) Il Palazzo che ospita il Real Monte Manso

La Chiesa del Real Monte Manso ha una particolarità praticamente unica: è ubicata a terzo piano del palazzo, in verticale sulla famosissima Cappella Sansevero. I seminaristi  ospiti della fondazione, venivano affidati per le loro attività spirituali ai padri gesuiti della vicina Chiesa del Gesù Vecchio.

Il percorso di accesso che  comporta il passaggio attraverso una lunga galleria un tempo adibita a libreria, ove si possono ammirare i preziosissimi arredi sacri in seta di San Leucio ed oro.

2) La Galleria3) Arredi sacri

L’edificio è stato nei secoli oggetto di varie ristrutturazioni e restauri. I più recenti sono quelli effettuati in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1943 e quelli dopo il terremoto del 1980: i locali furono occupati da numerose famiglie di senzatetto. Liberata la struttura,  nel  maggio del  2009 la Chiesa dopo circa 60 anni, fu riportata al suo antico splendore.

All’ingresso del Palazzo si possono ammirare i due portoni ed un elegante balaustra lignea, interamente recuperata.

La Cappella è ricca di opere d’arte: bellissimo l’altare ligneo sovrastato dalle statue policrome di Sant’Ignazio da Loyola, San Francesco Saverio e dei quattro arcangeli. Al di sopra di esso è collocata una enorme tela di Francesco de Mura che raffigura la Madonna con Gesù bambino e Santi Gesuiti.

6) la tela di Francesco De Mura

A destra  è situata la Statua dell’Immacolata Concezione, alla quale la Chiesa è dedicata. Alla sinistra dell’altare si trova una cappelletta laterale in cui sono collocati due Crocifissi ed una Madonna Addolorata lignei.

L'Immacolata Concezione
L’Immacolata Concezione

Sulla parete opposta, in cantoria, è collocato un prezioso organo degli inizi del secolo XIX. La pala d’altare originaria attualmente è posta sulla parete di fronte ai portoni d’ingresso.

Un tocco di modernità è dato dalla presenza della scultura del Cristo Svelato dell’artista Giuseppe Corcione che intende contrapporsi al più famoso Cristo Velato, a significare una visione proiettata verso il mistero benefico della Resurrezione.

Da qualche anno la Chiesa del Real Monte Manso è stata aperta al grande pubblico, grazie alla meritoria opera di divulgazione ed alle visite guidate organizzate in questo ed altri siti del Centro Storico.

 

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