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Mascabruno, hub culturale del territorio

Nuovi spazi di Palazzo Mascabruno sono stati affidati al Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II

 PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI –  Sarà utilizzata dall’Università Federico II la porzione di Palazzo Mascabruno che integrerà le consistenze già in proprio uso all’interno del Complesso Monumentale che ospita la sede del Dipartimento di Agraria e forma parte del rinomato comprensorio della Reggia di Portici.

Il Palazzo fu fatto edificare nel ‘700 dalla famiglia della Quadra, e  poi acquistato dalla famiglia Mascabruno, da cui passò ai Borbone, che lo destinarono ad alloggiamento della truppa Reale e Regia Scuderia. La ristrutturazione, voluta da re Carlo, fu realizzata dal 1740 al 1754 circa dall’architetto Tommaso Saluzzi. i lavori dovettero essere spesso interrotti perché furono rinvenuti vari reperti archeologici dell’antica Herculaneum.

La parte del Palazzo che viene affidata all’Università in concessione gratuita per 19 anni, ha una consistenza complessiva di circa 4.000 m2.

I nuovi spazi acquisiti saranno oggetto di significativi interventi di restauro e manutenzione straordinariache l’Ateneo curerà direttamente, e per cui sono previsti investimenti per circa 8 milioni di euro.

I fondi verranno destinata ad usi didattici, di ricerca ed istituzionali dell’Ateneo, in complementarietà con l’altra porzione del complesso già in uso all’Università Federico II quale sede del Dipartimento di Agraria, erede della Scuola Superiore di Agricoltura di Portici, fondata nel 1873. La Scuola fu la prima a essere fondata nell’Italia meridionale ed insulare, la terza nel Paese, preceduta da quelle di Pisa e di Milano. Venne legalmente riconosciuta con Regio Decreto del 14 gennaio 1872, n. 658.

Un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione tra Comune, Università e Agenzia del Demanio con l’obiettivo condiviso di completare il recupero e la restituzione al pubblico del Galappatoio Reale Coperto, e consolidare la destinazione del complesso a polo didattico e hub culturale del territorio.

Si conferma così la disponibilità verso la cittadinanza porticese della prestigiosa Istituzione universitaria, che con la sua presenza, intraprendenza e lungimiranza ha preservato nei secoli l’integrità dell’intero Complesso Monumentale della Reggia di Portici.

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